“PIETRUCCI HA VERSATO QUOTE E PAGA LA SEDE AQUILANA”, DOPO ACCUSE, DIETROFRONT DEL PD ABRUZZO

19 Ottobre 2021 08:28

L'Aquila - Abruzzo, Cronaca

L’AQUILA – Sul caso della presunta morosità del tesserato consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci si è registrata una imbarazzante marcia indietro  del Partito Democratico. In una nota della segretaria regionale presieduta da Michele Fina, si  afferma che “a seguito dell’incontro di chiarimento, tenutosi il 30 settembre 2021, tra il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci, il tesoriere regionale Pino Venditti ed il presidente della commissione regionale di garanzia Carlo Benedetti, caratterizzato da un franco, serrato e approfondito confronto, il tesoriere ha avuto modo di verificare – sebbene non sia attinente al proprio mandato – che il consigliere Pietrucci nella passata legislatura oltre ad aver versato alla tesoreria regionale quanto dovuto ai sensi dello statuto e del regolamento finanziario del PD abruzzese, ha contribuito anche al mantenimento della sede del circolo PD dell’Aquila”.

Eppure lo stesso tesoriere Venditti con una inusuale nota l’11 settembre aveva accusato Pietrucci di  mancato versamento delle quote : “il suo debito nei confronti del Partito democratico regionale è al 30 agosto 2021 di oltre 23mila euro, ed è grave che, nonostante i ripetuti inviti e tentativi di dialogo, il consigliere regionale non faccia fronte agli impegni di contributo”, aveva tuonato, rincarando poi la dose: “gli impegni sono invece regolarmente assolti dagli altri, tra cui i colleghi di Pietrucci e i parlamentari. Gli oltre 23mila euro dovuti al 30 agosto 2021 da Pietrucci al Pd, sono risorse sottratte all’attività politica e alla passione dei militanti, sofferenza per le casse nel far fronte alle spese e ai compensi, spesso minimi, di collaboratori e dipendenti, quando l’impegno non è volontario. Risorse dovute da candidati che ottengono l’elezione anche grazie alle infrastrutture e al servizio di una comunità, e che quella comunità rappresentano, oltre al proprio territorio”.





Lettera a cui Pietrucci aveva replicato con veemenza, smentendo l’addebito e parlando di “pugnalata alle spalle”. Non è stato infatti un caso che la pesante accusa ora di fatto rimangiata, sia stata sferrata dopo che Pietrucci in dissenso con il partito si era schierato contro la nomina del sindaco di Pizzoli, Gianni Anastasio, a coordinatore dei sindaci del cratere sismico 2009. Regista dell’operazione, lo stesso segretario Fina, si era sospettato fortemente.

“Per quanto attiene all’attuale legislatura, alla luce delle risultanze del richiamato incontro, del confronto dei dati e dell’intesa raggiunta il tesoriere dichiara altresì che la posizione del consigliere Pietrucci con la tesoreria regionale è stata regolarizzata fino al 31 agosto 2021”; si legge ancora nella nota di ieri.

Nel Pd abruzzese che ha avuto buoni risultati alle elezioni comunali, si preannuncia ora un momento di chiarimento tra le varie anime, e la vicenda di Pietrucci va inquadrata in questa fase.  Il segretario Fina, avezzanese e fedelissimo del ministro al Lavoro, Andrea Orlando, già ministro dell’Ambiente e della Giustizia, è accusato all’interno del partito di voler usare il ruolo di vertice del Pd abruzzese per garantirsi un seggio al Parlamento, a discapito di altre ambizioni. All’ordine del giorno ci sono i rapporti tesi con più di un esponente di spicco, non solo Pietrucci,  ma anche la situazione debitoria del partito. A pesare anche il fatto che dissidi  interni impediscono di individuare il candidato sindaco dell’Aquila, mentre il sindaco uscente di Fratelli D’Italia, Pierluigi Biondi, ha già avanzato la sua candidatura.





 

 

 

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