L’AQUILA – Ci sono sviluppi sulla rapina contestata a tre maggiorenni e tre minorenni nell’appartamento, di proprietà del Comune, a Bazzano- Progetto Case, ai danni dei tre pazienti in cura al Centro di Salute Mentale dell’ASL aquilana.
Infatti, dopo gli interrogatori, uno dei maggiorenni, Simone Ferrari, che era ai domiciliari, è stato rimesso oggi in libertà. Egli, assistito dall’avvocato Monica Badia, ha dimostrato, portando la testimonianza di una ragazza poi ascoltata dalla polizia, che è estraneo alla vicenda e il gip gli ha creduto. Possibile un provvedimento di archiviazione.
Ci sono stati gli interrogatori anche degli altri indagati, difesi dai legali, Roberto Tinari, Stefano Massacesi, Francesca Bafile che in qualche caso hanno anche rigettato le contestazioni e ora gli atti sono al vaglio dei magistrati.
Le indagini della polizia hanno permesso di ricostruire che, quella notte dello scorso gennaio, alle 4 del mattino circa, dopo aver suonato ripetutamente al campanello dell’appartamento con i tre pazienti vulnerabili ma in fase di riabilitazione, dei ragazzi sono entrati con irruenza e con minaccia aggravata, consistita nel brandire una spranga di ferro di mezzo metro, e nel far valere la loro superiorità numerica, intimando alle vittime di non muoversi, si sono fatti consegnare soldi, tabacchi e psicofarmaci.
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