REGIONALI: PICCININI, “CON RIFACIMENTO ACQUEDOTTO DEL CHIARINO PASSO DECISIVO PER RISPARMIO IDRICO”

16 Febbraio 2024 11:06

Regione - Politica

L’AQUILA – “La sostituzione del vetusto acquedotto del Chiarino, grazie ai 10 milioni delle risorse Fsc, rappresenta un importante passo in avanti sul fronte dell’ammodernamento della nostra rete, e per la sfida del risparmio idrico. Ad essere accolto e finanziato è un progetto della Gran sasso acqua che ho avuto l’0nore e l’onere di presiedere”.

Così nell’intervista streaming ad Abruzzoweb, Alessandro Piccinini, fino all’ottobre scorso presidente della Gran Sasso acqua spa, candidato al Consiglio regionale nella lista di Fratelli d’Italia nel collegio provinciale dell’Aquila. L’acquedotto che sarà oggetto di intervento, realizzato negli anni ’30 parte dal lago di Provvidenza sul Gran Sasso e con un percorso di decine di chilometri porta l’acqua ai comuni di Lucoli, Scoppito, Tornimparte, alle frazioni aquilane   Arischia, Preturo, Sassa e Roio, alla parte ovest del capoluogo.  Il valore medio annuo prelevato dalla sorgente è pari a 3,7 milioni di metri cubi.





“In questi anni la Gran Sasso acqua è stata costretta ad intervenire spesso per riparare le perdite e i guasti dell’acquedotto del Chiarino. Ora questa opera pubblica determinerà anche un gran risparmio per la società, a beneficio dei suoi bilanci e libererà risorse per altri interventi”, tiene a sottolineare Piccinini.

E spiega ancora: “da presidente della Gsa avevo sempre posto il tema che troppi finanziamenti erano concentrati sulle tecnologie digitali per individuare le perdite. Quando però sapevamo benissimo che c’erano le perdite, e conoscevamo già i punti critici. E dunque i fondi dovevano essere concentrati direttamente nella sostituzione di reti vecchie oramai troppo vecchie. Un principio che è passato, e che è stato accolto”.





Infine sottolinea Piccinini: “i lavori saranno celeri, visto che progetto prevede la realizzazione della nuova linea sulla stessa direttrice, e non servirà attivare procedure di esproprio visto che i terreni sono già nella disponibilità di Gran Sasso Acqua. Nel 2026 l’opera sarà terminata, e ci sarà   lavoro per le imprese, con importanti benefici in termini occupazionali. Ricordo infine che i 10 milioni di euro consentiranno, tra le altre cose, anche di realizzare l’interconnessione con l’acquedotto a servizio dei comuni dell’Altopiano delle Rocche”.

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