TURISMO: IN ABRUZZO 116MILA POSTI LETTO, LA MAGGIOR PARTE SULLA COSTA, SCOMMESSA PNRR

19 Aprile 2023 07:53

Regione - AbruzzoWeb Turismo

L’AQUILA – Tra costa adriatica, aree interne e città d’arte, in Abruzzo la proposta turistica è fortemente eterogenea e in media le strutture ricettive costiere hanno circa il doppio dei posti letto della media regionale.

Oggi i poli attrezzati ad accogliere i flussi di turismo in Abruzzo sono principalmente tre: la fascia costiera, il capoluogo regionale e i piccoli comuni interni del sud.

Analizzando l’offerta di posti letto negli esercizi turistici, considerando tutte le tipologie, dagli hotel ai b&b, emerge che sono in tutto 116.929 i posti letto in regione, nel 2021.

A raccogliere i dati è Abruzzo Openpolis – un progetto di Fondazione Openpolis, Etipublica, Fondazione Hubruzzo, Gran Sasso Science Institute e StartingUp – che ha avviato un’inchiesta a puntate sul tema del turismo.

Tutti i comuni con la maggiore offerta di posti letto si affacciano sull’Adriatico. Quello con più posti è Roseto degli Abruzzi, sulla costa teramana, con oltre 10mila posti in 103 strutture censite. Seguono i vicini comuni di Tortoreto, Giulianova e Martinsicuro, che precedono Vasto, città della costa sud.

Tra i 10 comuni con più posti letto totali, 9 sono costieri. Il decimo è L’Aquila, a pari merito con Ortona, in provincia di Chieti (2.862 posti letto ciascuno). Con una differenza fondamentale: a parità di posti offerti, L’Aquila li distribuisce su 177 esercizi ricettivi, mentre nel comune della costa chietina sono concentrati in 64 strutture.





Ed è infatti questa la principale differenza tra i comuni della costa e gli altri in Abruzzo.

Nei territori costieri, ogni esercizio censito dispone in media di oltre 60 posti letto, a fronte di una media regionale pari a circa 35. Quasi il doppio, dunque. Nei comuni non litoranei, ogni struttura ha in media 19,7 posti.

Il Pnrr per il turismo

Il Pnrr prevede una serie di misure dedicate al rilancio del turismo dopo la pandemia.

Gli interventi finanziati hanno il duplice obiettivo di innalzare la capacità competitiva delle imprese del settore e di promuovere un’offerta turistica basata su sostenibilità ambientale, innovazione e digitalizzazione dei servizi.

L’ammontare delle risorse nel Pnrr per questo comparto è 2,8 miliardi di euro.

Tuttavia, allo stato attuale, nella stragrande maggioranza dei casi non è ancora possibile conoscere i destinatari di queste risorse.





I fondi di diretta competenza del ministero del turismo non sono gli unici che possono avere un impatto positivo sui flussi dei visitatori. Per esempio possiamo citare alcuni investimenti di competenza del ministero della cultura.

Investimenti in questo senso sono previsti anche con il fondo complementare al Pnrr (Pnc), dedicato anche alla ricostruzione post-sisma.

Al rilancio del settore turistico è infatti prevista una specifica sottovoce denominata Turismo, cultura, sport e inclusione. Come abbiamo già raccontato, anche nel caso di questi fondi, affidati alla gestione del commissario straordinario per la ricostruzione, non è possibile conoscere la ripartizione territoriale di tutte le risorse stanziate ma solo di una parte.

Si tratta di 34,8 milioni di euro, rientranti negli investimenti del fondo complementare che possono avere un impatto positivo in termini di flussi turistici per l’Abruzzo.

Tra gli interventi di cui si conosce già la quantità di risorse assegnate possiamo osservare che l’investimento più consistente riguarda il museo nazionale d’Abruzzo (Munda) dell’Aquila per cui sono stati stanziati in totale 8 milioni di euro. Un altro investimento particolarmente consistente riguarda i lavori alla stazione di valle della funivia per il Gran Sasso, sempre nel comune dell’Aquila (1,9 milioni di euro).

Altri interventi rilevanti riguardano i comuni di Montorio al Vomano (1,7 milioni), Teramo (1,6 milioni) e Torre de’ Passeri (1,2 milioni). Inoltre circa un milione e mezzo di risorse sarà distribuito tra diversi comuni per lavori di potenziamento e riqualificazione del Cammino Italia.

È interessante notare che, sebbene ci siano alcuni investimenti dedicati anche a interventi sugli impianti sciistici (circa 2 milioni) una quota consistente dei fondi è volta al potenziamento e alla manutenzione di percorsi, cammini e piste ciclopedonali. Parliamo di circa 7,6 milioni di euro (pari a circa il 22% delle risorse stanziate a questo fine). Con i fondi per la ricostruzione quindi si vuole anche valorizzare un tipo di turismo più sostenibile, detto anche “turismo lento”.

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