ELEZIONI, LETTA: “CAMBIEREMO DESTINO DEL PAESE”; SALVINI: “AL GOVERNO CENTRODESTRA UNITO”

SFIDA IN ABRUZZO, SEGRETARIO PD A TERAMO: "SIAMO PRIMO PARTITO TRA GIOVANI, PUNTIAMO SU AMBIENTE E DIRITTI, DOBBIAMO CONVINCERE INDECISI"; LEADER LEGA A PESCARA: "PRIORITA' CARO ENERGIA, URGENTE SCOSTAMENTO DI BILANCIO, DISPIACE CHE GIORGIA DICA NO"

14 Settembre 2022 23:17

Regione - Politica, Politiche 2022

L’AQUILA – Due piazze che infiammano la campagna elettorale in vista delle politiche del prossimo 25 settembre, una sfida tra due visioni d’Italia che per una sera si gioca tutta in Abruzzo mentre dal palco, nello stesso momento, parlano il segretario del Pd Enrico Letta, da piazza Sant’Anna a Teramo, e il leader della Lega, Matteo Salvini, da piazza della Rinascita a Pescara.

Il caro energia, vista l’emergenza, il tema più caldo che trascina la conseguente crisi che attanaglia famiglie e imprese, un punto che rischia di dividere anche i partiti all’interno delle stesse coalizioni, in particolare nel centrodestra; e poi ancora la guerra in Ucraina e le sanzioni alla Russia; i giovani e il lavoro; la legge Fornero, il Reddito di cittadinanza.

Sono solo alcune delle questioni affrontate, con le evidenti differenze, dai due leader. Per entrambi fondamentale recuperare parte di quella quota di indecisi, circa il 40% degli aventi diritto, che non andrà a votare.

“La partita è aperta, il destino del Paese non è scritto, lo cambieremo noi col voto del 25 settembre. Andiamo a vincere in questi ultimi dieci giorni”, ha detto Letta. E da Pescara, quasi contemporanemente, Salvini ha rilanciato: “Tra 10 giorni, se tutto va come deve andare, ci rimettiamo al Governo e la sistemiamo noi questa Italia”.

LETTA: “CAMBIEREMO DESTINO DEL PAESE”

Secondo Letta: “Abbiamo davanti 10 giorni nei quali possiamo e dobbiamo cambiare la storia di questo Paese. All’idea che l’Italia possa passare da Draghi a Meloni la gente si interroga. Se siamo convincenti e uniti, perché la gente ci chiede di essere uniti, possiamo convincerli. Dobbiamo essere lineari nelle nostre scelte”.

“Quando sono tornato” da Parigi, diventando segretario Pd “ho detto che il mio obiettivo era riportare i giovani al Pd. L’altro giorno ho visto il sondaggio
che ci dà primo partito fra i giovani, questa è la strada: ambiente e diritti”.





Per Letta, “Gli ultimi dieci giorni sono decisivi. Da adesso e nei prossimi dieci giorni inizia la vera partita, potremo parlare con le persone e convincerle, sapendo che le persone decidono negli ultimi giorni della campagna. Oggi il 42 per cento degli italiani non ha ancora deciso”.

In merito al salario minimo: “Se vinciamo noi, la decisione europea sul Salario minimo diventerà legge, se vincerà la destra rimarrà solo una aspettativa”.

E sul caro energia: “Se un folle dittatore da Mosca decide di riportare in campo i carri armati, questo provoca degli effetti sul costo dell’energia. Quindi, anche gli artigiani di qua sono condizionati da vicende che accadono fuori dall’Italia. La destra ha fatto cadere Draghi per Meloni e questa improvvisa consapevolezza”, ora che si avvicina il voto, “ha lasciato anche fra gli elettori di destra una spaesamento”.

“Giorgia Meloni l’abbiamo già provata al governo, premier era Berlusconi. Quando Meloni giurò, l’occupazione giovanile era al 21%. Il governo si dimise perché stava portando il Paese alla bancarotta. La disoccupazione giovanile era al 31%, credo sia un record assoluto”.

SALVINI: “NOI AL GOVERNO CON IL CENTRODESTA UNITO”

“Parto subito con quella che non è solo la mia emergenza ma per la stragrande maggioranza degli italiani, fino a quando la politica non darà una risposta seria: pagare le bollette della luce e del gas. Per fermarle occorre mettere i soldi necessari, tutti i governi lo stanno facendo”, ha esordito il leader della Lega.





“Si tratta di aiutare milioni di italiani che non ce la fanno a pagare le bollette. Mi spiace che Letta dica di no, mi spiace che anche Giorgia, con cui vado d’accordo su tutto, dica di no. Il problema è che rischiamo di perdere un milione di posti di lavoro. Qui chiudono i negozi. Le fabbriche stanno lasciando gli operai a casa in cassa integrazione, i ristoranti non ce la fanno, le famiglie non ce la fanno più. Non capisco perché non mettete adesso 30 miliardi come stanno facendo adesso tutti gli altri paesi europei”.

E poi sul grande tema dell’immigrazione: “non vedo l’ora che la Lega torni a proteggere i confini del nostro Paese. Continnuano a sbarcare di giorno e di notte, entrano da Ventimilia, dal Brennero, con i barchini in Puglia e a Lampedusa”.

Poi ancora la Flat Tax “già presentata negli uffici del Senato, che aspetta solo di essere approvata e che non è vero, come vorrebbe raccontarvi la sinistra mentendo, avvantaggia i più ricchi. Perché una famiglia che guadagna 70mila euro lordi l’anno, che ha figli, non è ricca. Contro una sinistra che ci dice che vogliamo tutelare gli evasori fiscali noi spieghiamo che secondo noi è chiarissimo che gli imprenditori bisogna metterli in condizione di pagarle le tasse a fine mese. Perché se lo Stato continua a mettere le mani in tasca tutti i giorni, questi poi alla fine del mese si ritrovano a dover scegliere se dover pagare gli stipendi agli operai o se non pagare tutto quello che gli viene chiesto. E allora va fatta subito una manovra per far ripartire le aziende e quindi automaticamente creare posti di lavoro. Perché il lavoro è dignità. E un operaio a fine mese deve poter avere il suo stipendio”.

“Alla sinistra che se ne esce dicendo che vuole tassare i nonni per avvantaggiare i nipoti noi rispondiamo che quei nonni e quelle nonne per le case che hanno costruito hanno pagato già le tasse per una vita. E non è possibile che devono continuare a pagare ancora”, è andato avanti il leader del Carroccio che ha detto chiaramente che sa dove trovare i soldi che invece gli altri partiti ripetono di non sapere dove prenderli. “Non servono lotterie degli scontrini e continuo assistenzialismo sociale”, ha detto Salvini, “il reddito di cittadinanza ci costa 9 miliardi. Chi dopo tre anni si rifiuta ancora di andare a lavorare il reddito non deve percepirlo più”.

“A differenza della sinistra il centrodestra è unito”, ha proseguito, “abbiamo fatto tante cose insieme a Giorgia Meloni ma io continuo a ripetere che non si possono aspettare i tempi dell’Europa. Perché se l’Europa dorme io non posso licenziare un milione di operai in Italia. Io difendo gli italiani. Gli italiani per primi. E invece qui c’è gente che sta pensando ai sussidi e ai sostegni di chi ancora continua a sbarcare clandestinamente a Lampedusa”.

 

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