L’AQUILA – “Sono venute circa 70 persone, molte più di quelle che ci aspettavamo. Hanno letto del nostro evento, ‘Astici sotto le stelle’, sui giornali e sui siti web, e sono arrivati da Pescara, Teramo, San Salvo, Francavilla, L’Aquila e addirittura Milano”.
Sono queste le parole entusiaste di Carlo Gizzi, organizzatore di “Astici sotto le stelle”, cena che per il secondo hanno ha portato piatti di pesce sopraffino, a Campo Imperatore, oltre 2.000 metri di quota, soppiantando i rinomatissimi arrostici abruzzesi.
“Siamo stati al rifugio le Fontari, dove Antonio Scipioni ci ha messo a disposizione la sua cucina e abbiamo cucinato per tutti – continua Gizzi – infatti un ringraziamento particolare va a lui e alla cantina Faraone che ci ha fornito il vino”.
Imbardati sotto pile e felpe, i 70 ospiti dell’evento hanno scoperto un nuovo e originale sodalizio, pesce e formaggio, con antipasti che al solo pensiero fanno venire l’acquolina in bocca: “Gli antipasti li abbiamo preparati all’aperto sulla brace, abbiamo servito bruschette, pecorini, alici allo scottadito, calamaretti, scamponi e gamberoni, con il vino della cantina Faraone ad accompagnare il tutto. Il resto delle pietanze le abbiamo preparate nelle cucine del ristorante del rifugio”.
“La cosa che ha stupito tutti i nostri ospiti – conclude – è stato il luogo, magico. Erano tutti estasiati all’idea di mangiare il pesce, così fresco e cucinato bene, tra le montagne, a 2.000 metri di quota. Sicuramente lo riorganizzeremo anche l’anno prossimo”.
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