OSPEDALE SAN SALVATORE: LICEALI A LEZIONE DI DNA E STAMINALI

28 Agosto 2015 18:09

L'Aquila -

L'AQUILA – Sei ore al giorno nei laboratori di un ospedale, anziché sui banchi del Liceo Scientifico, davanti a macchinari sofisticati, alle prese con estrazioni del dna e cellule staminali, assistendo a test genetici per trapianti di organi e tessuti, le cui richieste provengono da mezzo mondo.

 È l'esperienza che da lunedì scorso quattro studenti del Liceo scientifico ‘Patini’ di Castel di Sangro (L'Aquila), stanno vivendo all’ospedale San Salvatore dell'Aquila: anziché aspettare la campanella che annuncia la lezione, al mattino maneggiano una materia eccezionale che consiste nel lavoro del reparto di tipizzazione tissutale dell’ospedale aquilano.

A partecipare sono 4 giovani, 2 ragazze e 2 ragazzi, del quarto e quinto anno, tra i 16 e 18 anni: è la prima del genere attuata in Abruzzo e forse senza casi analoghi in Italia.

Al quartetto di liceali, gli specialisti, durante il loro lavoro quotidiano, spiegano, dalle 9,30 alle 15.30, tutto ciò che avviene nel reparto e le procedure per capire se un organo o un tessuto, prelevato dal donatore.





 “Il desiderio di esplorare questa branca della sanità è stata avanzata con grande entusiasmo (condiviso dai genitori) dagli stessi ragazzi, nell’ambito delle attività didattiche dell’Istituto sangrino – si legge in una nota della Asl provinciale –  I 4 liceali sono stati ‘stregati’ da un seminario sull’argomento svoltosi nei mesi scorsi a Castel di Sangro e tenuto dal responsabile del centro regionale di Immunoematologia e tipizzazione tissutale di L’Aquila”.

Grazie alla disponibilità del team di specialisti della tipizzazione tissutale del San Salvatore, diretto dal dottor Franco Papola, al sostegno della preside del Liceo di Castel di Sangro, Cinzia D’Altorio e, infine, al supporto del servizio di formazione della Asl, i 4 studenti, aspiranti medici, la prossima settimana trascorreranno altri 5 giorni all’interno dei laboratori aquilani.

Laboratori che danno risposte a centri trapianti di organi e tessuti situati in Europa e oltre Atlantico sulla compatibilità genetica. I ragazzi – Tancredi, 18 anni, Nicole e Marianna di 17 e Andrea di 16 — parlano di “una bellissima esperienza che ci ha fatto appassionare a questa disciplina e che un domani vorremmo intraprendere come professione”.

Papola rimarca il valore aggiunto dell’iniziativa.





“Un conto è andare nelle scuole e parlare di sanità un altro è farla vivere ai giovani all’interno di un laboratorio per 10 giorni. Così, dopo averla vissuta dal vivo e assimilata, trasmetteranno un’esperienza importante come quella sulle donazione ad altri coetanei, creando un valor aggiunto in termini di sensibilizzazione e divulgazione del messaggio della donazione”.

 

 

 

Commenti da Facebook

RIPRODUZIONE RISERVATA
Download in PDF©


    Ti potrebbe interessare:

    ARTICOLI PIÙ VISTI: