PIANELLA: AL COMUNE INTRODOTTO SALUTO GERARCHICO, ”TROPPE RUGGINI”

17 Ottobre 2018 18:54

Pescara - Cronaca

PIANELLA – “Troppe ruggini e un po' di lassismo tra i dipendenti dell'ente”. Il sindaco di Pianella (Pescara), Sandro Marinelli, impone la buona educazione all'interno degli uffici del Comune.

Così, nel codice di comprtamento comunale del personale dipendente, circa 40 persone di cui il 70 per cento donne, la Giunta ha inserito “la buona norma del saluto”.

Con una delibera votata all'unanimità dal sindaco, dal vice sindaco Antonella Di Massimo e dai tre assessori Gabriella Di Clemente, Massimo Di Tonto e Marco Pozzi, la giunta ha dunque integrato l'articolo 14 del codice di comportamento approvato il 30 dicembre del 2013. 





Quattro righe in cui si puntualizza che “è buona norma salutare e rispondere al saluto per tutti i dipendenti anche responsabili di area e titolari di posizione organizzativa, nonché dirigenti”, come “è buona norma adempiere al dovere di rivolgere il saluto al superiore gerarchico e agli organi elettivi rappresentativi dell'Ente”, vale a dire i politici. 

E questo passaggio, in particolare, ha suscitato la reazione del gruppo di opposizione “Vivere Pianella”. Gruppo che, in una nota a firma dei consiglieri Anna Bruna Giansante, Annaida Sergiacomo e Denis Sposo rimarca che “la norma approvata dalla giunta, che impone al dipendente comunale di rivolgere il saluto gerarchico al suo superiore, sia lesiva della dignità di tutti i dipendenti. La semplice educazione – scrivono i tre consiglieri – comporta la buona prassi di salutare tutte le volte che si entra in un ambiente chiuso, quando si entra o si esce, ogni qualvolta si incontra qualcuno, avversari compresi”. 

“Ci chiediamo se qualche nuovo assessore insediatosi di recente, non si senta sufficientemente rispettato da qualche dirigente o dai dipendenti. Chi si comporta rispettando gli altri non ha bisogno di pretendere il saluto 'per legge', ma lo ottiene perché gli torna il rispetto dato”.

“È semplicemente una buona norma che abbiamo voluto introdurre mutuandola da altri enti – spiega al Centro il sindaco Marinelli -, il segnale che l'amministrazione è attenta e tiene alla forma, ed era giusto ribadirlo in quest'ultima fase in cui tra i dipendenti c'era un certo lassismo. Per questo l'assessore al Personale ha proposto di utilizzare anche noi questa procedura e l'abbiamo fatto. Incontrare persone che non rispondono al saluto negli uffici pubblici è antipatico, non si confà al pubblico funzionario che deve lasciare le questioni personali fuori dall'ufficio. Noi siamo un'amministrazione abbastanza nuova, ma il personale no, tra di loro ci sono vecchie ruggini che neanche conosciamo, ma che non è giusto che si ripercuotano sull'attività pubblica. Quando fai il pubblico funzionario ti devi comportare con dignità e decoro, in maniera impeccabile”. 





E proprio su questo punto arriva la stoccata dei consiglieri di Vivere Pianella: “Ci chiediamo come il sindaco, a cui a quanto pare preme sottolineare l'importanza dell'educazione, chiuda un occhio di fronte alle frasi sconvenienti e volgari pronunciate da uno dei suoi assessori su Facebook, fingendo di dimenticare che l'amministratore dovrebbe essere un punto di riferimento di buona condotta”. 

Ma per il sindaco “le parole vanno messe nel contesto, parliamo di goliardia in vernacolo, e comunque non essendo avvenuto in un contesto istituzionale non me ne interesso. Preferirei che tutti quelli che si occupano della cosa pubblica si interessassero di cose serie piuttosto che intrattenersi su queste attività di spionaggio social”. 

Nel frattempo i consiglieri di Vivere Pianella vanno avanti: “Preso atto che alcuni grandi comuni abruzzesi come L'Aquila, Pescara e Sulmona non contemplano nei propri codici la norma del saluto gerarchico, il gruppo Vivere Pianella, al fine di tutelare il clima di serenità e collaborazione reciproca tra dipendenti, presenterà una mozione volta a modificare il comma 4”.

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