REFERENDUM NO TRIV: SEL, ”A PESCARA AGGREDITI DA ESPONENTI CISL”

4 Aprile 2016 11:17

Pescara - Cronaca

PESCARA – “Aggressione verbale ai limiti dell'insulto e della violenza fisica. È quello che hanno fatto due esponenti della Cisl con pettorale e bandiera che hanno aggredito il segretario provinciale di Sel e soltanto l'intervento di altri sindacalisti ha evitato una aggressione fisica”.

La denuncia è del coordinamento provinciale di Sinistra, ecologia e libertà di Pescara.

“Sabato pomeriggio insieme alle altre realtà associative come Wwf e Legambiente che formano il comitato referendario, Sel aveva un banchetto in corso Umberto, regolarmente autorizzato, in cui si effettuava propaganda a favore del 'Sì' al referendum del 17 aprile – si legge in una nota – Militanti di Sel distribuivano volantini ai cittadini che passavano per corso Umberto e come al solito discutevano democraticamente informando sulle ragioni del 'Sì' all'abrogazione della norma che consente il rinnovo delle autorizzazioni delle trivelle fino al loro esaurimento e non invece fino alla scadenza dell'autorizzazione”.





“Naturalmente ogni cittadino e libero di accettare il volantino, di intrattenersi a discutere. O di rifiutare ogni discussione. Quello che non è accettabile e invece una aggressione verbale ai limiti dell'insulto e della violenza fisica. E quello che hanno fatto due esponenti della Cisl con pettorale e bandiera che hanno aggredito il segretario provinciale di sel e soltanto l'intervento di altri sindacalisti ha evitato una aggressione fisica”.

“È inqualificabile che un  sindacato di lunga tradizione democratica come la Cisl voglia impedire ad un militante di un partito di svolgere la sua azione informativa”.

“Per altro Sel è sempre stata ed è vicina alle ragioni più generali dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali confederali”, aggiunge il coordinamento.





“A noi non verrebbe mai in mente di scegliere Marchionne rispetto alle ragioni del sindacato come recentemente ha fatto il Presidente del Consiglio dei Ministri. Per questo è grave il comportamento di esponenti della Cisl e ci aspettiamo da parte della Cisl pescarese scuse ufficiali e la condanna di questo episodio di violenza verbale”.

“Sia chiaro che non intendiamo tollerare per il futuro comportamenti antidemocratici di questo tipo, e se dovessero ripetersi ci rivolgeremmo alle sedi competenti per il doveroso rispetto della legalità di cui la libertà politica alla pari di quella Sindacale è una caratteristica fondamentale”.

“Sabato pomeriggio e domenica torneremo nataurlamente a corso Umberto per la nostra attività di volontariato politici al servizio della democrazia per informare i cittadini sulle ragioni del referendum”, conclude la nota.

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