“STOP TRAGEDIE SU STRADE MONTANE”: ALTRO APPELLO AGLI ENTI. IL PRIMO E’ CADUTO NEL VUOTO

di Gianpiero Giancarli

8 Aprile 2024 08:36

L'Aquila - Cronaca

L’AQUILA – La prima sollecitazione alle  istituzioni  per chiedere  sicurezza sulle strade montane dell’Aquilano, fatta nell’ottobre dello scorso anno,  è caduta nel vuoto visto che nessuno ha risposto. Ora, con l’approssimarsi della bella stagione ne arriva un’altra a fronte di tanti  gravi incidenti avvenuti mesi fa e altri più recenti.  Uno, pochi giorni fa, ha coinvolto due giovani finiti in ospedale. E ieri un centauro  di Torre de Passeri (Pe) è stato ricoverato in codice rosso dopo un incidente a Secinaro, sempre in provincia dell’Aquila.





L’Aduc, associazione di  consumatori, tramite sollecitazione di alcuni cittadini,  prima che sia troppo tardi, ci riprova scrivendo ad Anas, polizia provinciale, e per conoscenza  a prefettura e Comune dell’Aquila. Nella nota legale, che tecnicamente è una segnalazione di pericolo per la pubblica incolumità, si ricorda che “la strada che conduce a Fonte Cerreto a Campo Imperatore (statale 17 bis),  strada per il passo delle Capannelle, la strada che conduce dall’Aquila a Rocca di Mezzo, tutte note per i tragici episodi, vengono utilizzate come piste per vere e proprie gare tra moto di grossa cilindrata nella totale assenza di controlli con grave pericolo per la pubblica incolumità”.

“Alla luce di quanto sopra”, prosegue la missiva, “corre l’obbligo di  invitare tutti gli enti in indirizzo a predisporre tutte quelle misure preventive e repressive volte a evitare qualsivoglia pericolo come postazioni di controllo delle velocità fisse e mobili, dissuasori e maggiore presenza di pattuglie”.





In occasione della prima lettera, come detto, non rispose nessuna istituzione tranne il Comune dell’Aquila affermando di non aver competenze al riguardo di alcun tipo.

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