COVID: AL VIA ESAMI TERZA MEDIA IN 4 REGIONI, IN ABRUZZO IL 10 GIUGNO, SARANNO IN PRESENZA

7 Giugno 2021 08:44

Pescara - Abruzzo

L’AQUILA – È tempo di esami di terza media, e da oggi si inizia, per molti, ma non per tutti. Terminate le lezioni in Emilia Romagna, Marche, Veneto e Molise, già da oggi partiranno le prove per circa 570 mila studenti, e quest’anno, a differenza dello scorso, saranno in presenza. In Abruzzo gli esami si terranno giovedì 10 giugno.

Martedì 8, è la volta dell’ultima campanella nel Lazio e in Valle d’Aosta; il 9 in Sicilia, Liguria e Umbria; il 10 in Toscana, Friuli Venezia Giulia e come detto l’Abruzzo; il giorno dopo la scuola terminerà in Basilicata, Piemonte e Puglia; il 12 in Sardegna, Campania e Calabria; l’ultima sarà Bolzano il 16 giugno.

Per evitare assembramenti fuori dagli istituti nell’ultimo giorno di scuola, molti presidi hanno emanato circolari con le quali scaglionano le uscite dei ragazzi, distanziandole di almeno un’ora l’una dall’altra. Poi, prima di passare alle superiori, rimane da fare l’esame. La prova di terza media, però, non è quella tradizionale: a causa della pandemia, non ci sono gli scritti e tutto si racchiude in un lavoro svolto in precedenza dagli studenti e che verrà illustrato alla commissione





A causa della pandemia non si tratterà di un esame tradizionale ma tutto si racchiuderà in un lavoro svolto precedentemente dagli studenti e illustrato alla commissione. Si tratta del cosiddetto elaborato che stamattina tutti gli allievi devono consegnare in modalità telematica o in altra idonea modalità concordata. Un mese fa è stata assegnata loro la tematica e ora devono presentare il lavoro svolto.

Stavolta, però, la relazione non avverrà – come dodici mesi fa – online ma si tornerà a farlo in presenza. Una notizia che i ragazzi hanno accolto con entusiasmo: per 2 su 3 è nettamente meglio parlare di fronte ai prof, dal vivo, e non attraverso lo schermo di un computer. Tra l’altro questa modalità d’esame, senza scritti, piace: il 60% la promuove a pieni voti, solo il 20% avrebbe preferito ripristinare lo schema classico Gli esami di maturità invece attendono 540 mila ragazzi dal 16 giugno: molti si sono lamentati per il fatto che nelle ultime settimane di scuola siano stati pressati da un numero enorme di verifiche e interrogazioni che i docenti non hanno potuto evidentemente svolgere appieno durante i lunghi mesi in Dad.

Anche per i maturandi alle prese con l’esame di Stato è stato previsto un elaborato che è stato assegnato dal Consiglio di classe, e il colloquio partirà dalla discussione di questo testo. Alcuni sondaggi dicono che i ragazzi sarebbero indietro nella stesura di questa tesina, sia gli studenti che devono affrontare la terza media che quelli che devono sostenere la maturità; molti inoltre non si sarebbero sentiti sufficientemente seguiti dagli insegnanti di riferimento.

Intanto proseguono le vaccinazioni ai maturandi e partono le vaccinazioni dedicate ai ragazzi tra i 12 e i 16 anni.





“Proteggendo questa fascia d’età, potremo mandare a scuola ragazzi vaccinati, avendo il contenimento dei cluster che a settembre potrebbero verificarsi nei contesti scolastici”, spiega Rocco Russo, pediatra e coordinatore del tavolo tecnico per le vaccinazioni della Società Italiana di Pediatria. I ragazzi più grandi stanno aderendo con entusiasmo alla campagna: oltre l’80% è pronto a vaccinarsi.

 

 

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