COVID, DAL 26 APRILE 11 REGIONI IN ZONA GIALLA. FORSE ANCHE L’ABRUZZO

20 Aprile 2021 14:11

Italia - Sanità

L’AQUILA – Da lunedì 26 aprile ben 11 regioni, e le Province autonome di Trento e Bolzano, potrebbero tornare a diventare gialle, e tra queste ci sarebbe anche l’Abruzzo. Come si legge sul quotidiano Il Giornale, qui potranno riaprire i ristoranti. Anche se non è detto. Si dovrà prima attendere infatti prima la riunione del Comitato tecnico scientifico, seguita dal confronto con le regioni e infine, mercoledì, o al massimo giovedì, il Consiglio dei ministri che stilerà il nuovo decreto con tanto di calendario e norme per le riaperture.

A puntare alla zona gialla, oltre all’Abruzzo, altre 10 regioni, ovvero Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Umbria e Veneto e le province autonome. Tutte con  i dati da colore giallo e con un valore dell’Rt sotto l’1 e un rischio basso o moderato.

Verrebbe a questo punto confermata la road map che era stata annunciata dal presidente del Consiglio Mario Draghi che, scrive Il Messaggero, “fermerebbe da una parte il pressing del centrodestra per posticipare l’inizio del coprifuoco, e dall’altra la possibilità, chiesta da diverse regioni, di ripensare alla riapertura di tutte le classi in presenza del 26 aprile se non si penserà prima ai trasporti”.





Intanto, come detto precedentemente, prima di tutto dovrà svolgersi la riunione del Cts che dovrà esprimersi sul pass da utilizzare per spostarsi da una regione all’altra di colore diverso, ma anche per poter assistere a eventi sportivi e culturali. Prima del 26 aprile comunque non ci sarà nulla di pronto quindi, solo da quel lunedì si potrà andare nelle regioni rosse e arancioni solo compilando l’autocertificazione e mostrando uno dei tre requisiti richiesto: vaccinazione, guarigione dal Covid, tampone con esito negativo effettuato nelle 48 ore precedenti al viaggio.

Per quanto riguarda inoltre gli spostamenti, al momento si starebbe pensando all’utilizzo di una app con all’interno il codice qr e tutti i dati necessari da poter fare vedere in caso di controllo. A questo proposito potrebbe tornare la app Io, quella della Pubblica amministrazione che serviva per il cashback di Stato, e alla quale già 10 milioni di italiani si erano registrati. Tra le ipotesi anche l’uso della tessera sanitaria o di un certificato cartaceo.

Sarà in ogni caso il Cts a indicare anche le linee guida alle regioni in fatto di riaperture. Sul tavolo anche il tema dei ristoranti, con la richiesta di poter riaprire anche al chiuso in zona gialla, e quello dell’orario di inizio del coprifuoco che il centrodestra, e la maggioranza di governatori, vorrebbe posticipare alle 23 o alle 24.





Il leghista Matteo Salvini ha sottolineato: “Se perfino il ministro Speranza è arrivato alla conclusione che all’aperto si rischia meno che al chiuso, non penso che le 22, le 23 o le 24 facciano la differenza. Dipende dal buon senso degli italiani”. Da Palazzo Chigi è però arrivato il messaggio che “in questa fase la scelta del governo è mantenere il coprifuoco così come vigente, si valuterà la curva epidemiologica ed eventuali ulteriori misure di settimana in settimana”.

In ogni caso, tutto è rimandato a venerdì, quando capirà di quali saranno le regioni che potranno riaprire.

 

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