L’AQUILA – Compie otto anni di attività Aquila Car, in via Tradardi, all’Aquila.
“Abbiamo scelto otto anni fa di aprire il nostro autosalone in un momento storico molto particolare per noi – dicono i titolari Giorgio Buontempo e Cristina Samueli, che condividono, da marito e moglie, questo percorso di giovani ma già affermati imprenditori – con L’Aquila in piena emergenza post-sisma che si trovava a ‘raccogliere i cocci’ di una città e di una comunità da ricostruire”.
“Siamo partiti in due – continuano – credendo pienamente in questo progetto e riversando su di esso tutte le nostre speranze. Dopo tanti anni possiamo dire con estrema soddisfazione che il tempo ci ha dato ragione”.
“Con l’apertura, nel 2017, del Service, contiamo dieci persone nel nostro organico dicono ancora Buontempo e Samueli – Siamo diventati quindi un punto di riferimento in città nel settore automotive con un parco circolante che in questi anni ha superato le 3.500 vetture vendute, tra nuovo e usato. Siamo l’unica realtà nella provincia dell’Aquila con un reparto dedicato alle auto Vintage, vantando vendite in tutto il mondo con clienti Premium come la Famiglia Montoya, ex pilota di Formula 1”.
Inoltre, “Dallo scorso maggio abbiamo sposato il progetto Green Mobile, diventando concessionario ufficiale Niu, scooter cento per cento elettrici, e abbinando ad esso una vasta gamma di bici elettriche. Il nostro obiettivo è quello di continuare a soddisfare al meglio i nostri clienti anche in questa situazione di continua incertezza, potenziando soprattutto i nostri canali social e online per arrivare direttamente a casa dell’acquirente”.
“Un grazie particolare va a tutti coloro che ci sostengono da anni e a tutto il nostro team. Cerchiamo quindi di rimanere al passo coi tempi e con le tendenze che il mercato dell’auto impone, cercando di trasmettere ai dipendenti e soprattutto ai clienti i nostri valori e le nostre passioni. Per questo abbiamo scelto come claim del nostro logo uno slogan che rappresenta la nostra sfida in continua mutazione: ‘Dreams in motion’”, concludono.
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