LA PRESIDENTE E' SPESSO A MILANO, LE RIUNIONI VIA WEB DIVERRANNO UFFICIALI

TEATRO: LO STABILE ‘DIFENDE’ LA DOMPE’ MA CAMBIA STATUTO PER VIDEOCONFERENZE

di Alberto Orsini

19 Luglio 2016 07:01

Regione - Politica

L’AQUILA – Il Teatro stabile d’Abruzzo difende a spada tratta la sua presidente, Nathalie Dompé, dalle critiche di presenza sul territorio e attività un po’ scarsine nei suoi primi 6 mesi di mandato, come evidenziato da AbruzzoWeb, ma al tempo stesso l’ente è costretto a cambiarsi lo Statuto per venire incontro alle esigenze della propria leadership, istituzionalizzando la possibilità di tenere riunioni con valore ufficiale con l’aiuto della video conferenza e ammettendo che, almeno in parte, un disagio c’è.

Per la Dompé arrivano difese d’ufficio anche da parte di alcuni esponenti politici, come il sindaco del capoluogo, Massimo Cialente, e il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci, che d’altronde è stato determinante per la sua nomina.

Ma c’è anche qualcuno che conferma le criticità e si affida alla rete sociale di Facebook, come, per fare un esempio, l’ex presidente della municipalizzata aquilana Asm Luigi Fabiani.

L’articolo di questa testata, che ha portato alla luce queste problematiche è stato letto e valutato, certo non gradito, e a lungo la Dompé ha accarezzato l’idea di una replica che, poi, però, si è deciso di non diffondere più: questo a dispetto di quanto era stato annunciato da Milano all’ufficio comunicazione dell’ente e, a sua volta, da quella struttura a questo giornale.

La “risposta” è stata, alla fine, demandata a una conferenza stampa che dovrebbe essere convocata nelle prossime settimane per illustrare il progetto di rilancio dello Stabile e i piani futuri per la prossima stagione.

“Come va secondo me la presidente Dompé? È come chiedere all’oste se il vino è buono!”, scherza il vice presidente, Adolfo Paravano, per chiarire la sua posizione.





“Per quanto riguarda l’aspetto artistico c’è il direttore, Alessandro D’Alatri e, quindi, non è competenza del Consiglio d’amministrazione – spiega – La stagione scorsa si è chiusa con ottimi risultati, quella in preparazione ha buone premesse secondo me”.

Sull’aspetto gestionale, invece, “c’è un lavoro che ha portato frutti: l’anno scorso siamo riusciti a chiudere il bilancio in pareggio e a recuperare parte del disavanzo provocato dai tagli degli enti locali. A differenza di altri teatri abbiamo confermato il contributo ministeriale con un’ottima valutazione dell’aspetto artistico – rileva Paravano – e inoltre stiamo riorganizzando lo Statuto che mostra a suo tempo e i processi produttivi dell’ente”.

In tal senso, anche per compensare l’assenza dall’Aquila della presidente “usiamo la tecnologia, facciamo videoconferenze che alla luce dello Statuto, ora non sono ufficiali, ma con la riforma avranno il crisma. Ormai questi strumenti si usano nelle gestioni aziendali – evidenzia il vice – Ci sentiamo frequentemente, ma sul territorio comunque è presente”.

Inoltre, “nei limiti dello Statuto abbiamo messo in piedi, anche prima dell’arrivo della Dompé, diciamo durante la transizione, alcune deleghe verso la struttura per cui non sono necessarie le firme: la gestione dell’economato e spese fino a un certo livello vengono autorizzate a posteriori”.

“Rispetto a questi processi la presidente fa la sua parte, come merito specifico ha ricostruito un’interlocuzione con la Regione e non mi sembra poco”, conclude.

Secondo il consigliere Pietrucci, “sei mesi è poco per valutare, quando si è insediata la stagione era in corso, andrà valutata sulla prossima. Il progetto c’è – assicura – lei è presidente, ma parleranno gli spettacoli. Diamo il tempo di valutare il lavoro svolto, penso sia positivo e ne sono convinto perché è brava”.





“Poca presenza sul territorio? Non credo possa essere un problema, aspettiamo fiduciosi senza preconcetti e pregiudizi”, ribadisce.

Quanto al sindaco Cialente, secondo lui la nuova presidente “è molto brava, sta facendo operazioni interessanti e poi non mi sembra che le gestioni passate fossero questo granché”, bocciando così, però, anche quella dell’altra componente della “triade” del centrosinistra Stefania Pezzopane di qualche anno fa.

“Il teatro sta lavorando, quanto al problema della comunicazione, non bisogna pagare per avere buona stampa”, conclude il primo cittadino in modo criptico, ovviamente non riferendosi ad AbruzzoWeb.

Tra le voci discordi, interessante è quella di Fabiani, commentando l’articolo di questo giornale che ha provato a sollevare i veli degli ultimi mesi del Teatro stabile.

“La cosa più stupida, inutile e frustrante è dire ‘Che vi avevo detto?’ – scrive – Al momento della nomina e quando (la Dompé, ndr) ha fatto quell’infelice uscita (infelice per il tempismo, per il contesto e per la forma) sul suo voto al referendum”.

“Perché le è stato dato questo incarico? Che valore aggiunto ci sarebbe dovuto essere in questa scelta?”, le domande finali a cui si tenterà di rispondere nel prossimo incontro con la stampa.

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