ACQUA: SASI, PER EVITARE PRIVATIZZAZIONI APPROVARE PIANO ATO

28 Febbraio 2011 15:16

Chieti - Cronaca

LANCIANO – L’acqua deve rimanere un bene pubblico, ma per evitare le privatizzazioni è fondamentale l’approvazione del nuovo piano d’ambito dell’Ato 6 Chietino.

È quanto auspica in sintesi il nuovo consiglio di amministrazione della Sasi spa, società che gestisce il servizio idrico integrato del territorio compreso nell’Ato 6 Chietino, 92 comuni per 280.000 cittadini circa.





Il cda ha presentato questa mattina gli obiettivi del 2011 nel corso di una conferenza stampa convocata nella sala giunta del comune di Lanciano. “Sono due gli obiettivi – ha detto il presidente del cda della Sasi, Domenico Scutti, da 3 mesi al timone della società di Lanciano – che cercheremo di centrare entro il 31 dicembre 2011: rendere più efficiente e trasparente la Sasi con una conduzione prettamente manageriale e creare le condizioni affinché l’acqua continui ad essere un bene completamente pubblico”.

Da qui l’appello alla “responsabilità” dei componenti l’ambito territoriale Operativo 6 Chietino, i sindaci dei 92 comuni del comprensorio frentano: per la seconda volta è mancato il numero legale nell’assemblea dei sindaci di venerdì scorso, circostanza che non ha consentito di procedere alla votazione sull’approvazione o meno del nuovo piano d’ambito territoriale del commissario straordinario dell’Ato, Pierluigi Caputi.

“Di quel piano è fondamentale la parte degli investimenti – sottolinea Scutti – 16 milioni di euro nel primo anno servono per rimettere a posto i depuratori, a esempio: non è solo una questione di aumento delle tariffe, che pur aumentando rimarrebbero molto al di sotto della media nazionale”.





Il nuovo cda ha messo in cantiere 3 novità per il 2011, afferma Scutti. “Una nuova struttura organizzativa aziendale – spiega – un piano economico finanziario triennale con la pubblicazione a cadenza mensile dei report aziendali sul sito internet della società e una nuova gestione della fatturazione, che sarà trimestrale, semestrale o annuale a seconda del consumo dell’utente”. 

Altro tema caldo che il cda affronterà nei prossimi mesi è il problema delle morosità: la Sasi aspetta che circa 20.000 utenti privati (sui 160.000 totali che la Sasi serve, ndr) paghino fatture per 10 milioni di euro, mentre non è quantificabile con precisione il debito degli enti come i comuni, che verranno dotati di contatori in ogni edificio di pertinenza per avere un dato preciso di riferimento.
 

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