CITTADINANZA ONORARIA,PESCARA CALCIO CON SEGRE; MASCI, ‘NO LEGAME CON CITTA’, NO STRUMENTALIZZAZIONI’

8 Novembre 2019 12:55

Regione - Politica

PESCARA – Anche il Pescara Calcio si schiera a favore della cittadinanza onoraria a Liliana Segre, senatrice a vita Liliana Segre, 84 anni, deportata nel campo di concentramento di Auschwitz quando aveva 14 anni. oggetto di campagne di odio sui social da parte dell'estrema destra antisemita e filonazista. 

La proposta di conferirle la cittadinanza onoraria, avanzata dalla consigliera di opposizione del centrosinistra Marinella Sclocco, ha diviso la politica pescarese, ed è diventata un caso nazionale dopo il no del sindaco Carlo Masci, che oggi interviene con una lunga nota, invitando Segre alla Giornata della memoria, e di Vincenzo D'Incecco, capogruppo della Lega al Comune di Pescara, secondo i quali “mancano i presupposti per dare la cittadinanza onoraria perchè manca un legame con il nostro territorio: a questo punto dovremmo conferirla anche ai tanti rappresentanti delle istituzioni che ricevono pubbliche offese e minacce”.

A L'Aquila invece si dice pronto a conferire la cittadinanza onoraria il sindaco Pierluigi Biondi, di Fratelli d'Italia. Com pure il Comune di Spoltore, e quello di Teramo

La società calcistica si dichiara intanto fermamente contro le minacce rivolte alla superstite dell'Olocausto che hanno portato alla decisione di assegnarle una scorta. Sul profilo Twitter del Pescara, con gli hashtag #LilianaSegre e #StopOdio, è comparsa la vignetta “L'unica scorta che ci piace”: tanti delfini – il delfino è il simbolo della società calcistica abruzzese – proteggono da uno squalo in agguato, circondandola, una persona ferita in mare.





Il sindaco Masci, finito nei riflettori nazionali spiega invece, che “la vicenda della senatrice Liliana Segre, testimone vivente dell’orrore della Shoah e dei rigurgiti di antisemitismo via web, è una cosa troppo seria per farne oggetto di una sterile e soprattutto strumentale polemica politica. E appunto per questo trovo degno del teatro dell’assurdo e indegno della coscienza civile alimentare un dibattito su un argomento sul quale tutti siamo e dobbiamo essere d’accordo. La proposta di concedere la cittadinanza onoraria di Pescara alla senatrice Liliana Segre non può e non deve essere lanciata sul tavolo di discussione per motivi puramente politico-emozionali, sminuendo il suo ruolo e svilendo il concetto stesso di cittadinanza onoraria”. 

“Da sindaco di Pescara sarei onorato e fiero di annoverare come concittadina una personalità come Liliana Segre, ma allo stesso tempo non posso non rilevare che tale concessione deve consolidare un legame preesistente e non può calare dalla rutilante iniziativa estemporanea di una consigliera comunale. Proprio per questo motivo ho già dichiarato pubblicamente di voler ospitare la senatrice Segre a Pescara in occasione del Giorno della memoria, il 27 gennaio 2020, per testimoniarle il nostro affetto, la nostra solidarietà concreta, il nostro senso di ripudio di ogni forma di antisemitismo e di ferma condanna degli orrori del passato. E creare così quel rapporto tra lei e Pescara che finora è mancato. Quale sia la nostra ferma posizione su Shoah e antisemitismo è in perfetta coerenza con quanto questa amministrazione sta concretamente facendo e di cui qualcuno preferisce invece non accorgersi, innescando controversie che non esistono, estrapolando ad arte frasi dal contesto, alimentando polemiche che non hanno ragion d’essere”. 

Ho personalmente voluto che per la prima volta Pescara fosse in prima fila tra le città europee per la XX Giornata della cultura ebraica, che si è tenuta non a caso a Palazzo di città. L’amministrazione comunale ha altresì promosso l’incontro Pescara-Israele. Ad ambedue gli eventi non abbiamo visto partecipare nessuno di chi oggi si straccia le vesti e punta il ditino di un moralismo che sa tanto di speculazione politica e di trovata pubblicitaria autopromozionale. Respingo pertanto ogni provocazione e ogni bassa insinuazione su un tema che richiama alla memoria le atrocità del passato e le intolleranze del presente, che si combattono con la diffusione della cultura e non con slogan di partito e proclami che non sono né premesse né conseguenze di atti concreti”. 

“Se la senatrice Liliana Segre va omaggiata per essere stata una vittima innocente del nazismo, allora siamo tutti in ritardo, considerato che la cittadinanza onoraria non è stata concessa né a lei né a personalità come Piero Terracina, Sami Modiano, le sorelle Bucci, ai sopravvissuti della Shoah e alle vittime di ogni totalitarismo che purtroppo la Storia non ci ha risparmiato; se lo è invece per la violenza del web, l’elenco sarebbe sterminato, e quindi il criterio sarebbe del tutto sbagliato, perché dobbiamo in altri modi trasmettere ideali e valori alle nuove generazioni, sottraendole così alle banalizzazioni, alle superficialità, alle strumentalizzazioni di partito, ai rischi di veicolare odio e insulti con la vigliaccheria dell’anonimato”. 





Su un'altra direzione si muove ilComune di Spoltore. “Sono sicura che il testo da me presentato troverà pieno consenso e appoggio non solo della maggioranza, ma di tutto il consiglio”, spiega la consigliera comunale Francesca Sborgia. 

“Vogliamo anche creare” aggiunge “nuove azioni di sensibilizzazione culturale e civica contro il razzismo e la xenofobia e contro le discriminazioni di religione, in collaborazione con le diverse comunità di fede ed etniche, anche con lo scopo di promuovere e condividere le regole di cittadinanza: sollecitiamo il Parlamento perché si completi la legislazione in contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all'odio e alla violenza e le istituzioni preposte all'impegno alla vigilanza preventiva e all'applicazione più rigorosa delle misure previste dalla legislazione vigente”.

Una mozione per il conferimento della cittadinanza onoraria alla senatrice sarà presentata nel prossimo consiglio comunale dal gruppo consiliare del Partito democratico di Teramo. Lo ha annunciato stamani il segretario comunale Pd e consigliere di maggioranza, Massimo Speca, che ha voluto sottolineare come “sia necessario in questo momento inviare un segnale da Teramo, città che ha pagato un pesante tributo di sangue per liberare la comunità dall'occupazione nazifascista”.

“Deve essere significativo, oltre il valore politico – ha detto il segretario comunale del Pd – che accada a Teramo che già ha segnali visibili di questo impegno di resistenza, come la pietra d'inciampo installata per onorare Alberto Pepe che ha pagato con la vita la sua resistenza in un campo di concentramento: la cittadinanza onoraria a Liliana Segre vuole essere un segnale forte per rivendicare la nostra storia, ricordarci chi siamo e ricordarci appunto la nostra umanità”.

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