COMUNALI PESCARA: FOSCHI (LEGA), “COSTANTINI PARAVENTO DI D’ALFONSO, GIA’ BOCCIATO A REGIONALI”

15 Marzo 2024 14:59

Pescara - Politica

PESCARA – “L’obiettivo dell’amministrazione comunale di Pescara è di tutelare gli utenti della strada, garantendone la sicurezza. Questo obiettivo è stato perseguito anche attraverso i semafori con le telecamere che hanno ridotto il numero degli incidenti. Lo ha detto in una intervista il sindaco Carlo Masci, annunciando che sta facendo verificare dalla polizia locale se è possibile spegnere alcune delle telecamere installate ai semafori della città, nel caso in cui ricorrano determinate condizioni migliorative della sicurezza stradale o in caso di lavori in corso. E Costantini cosa fa? Offende Masci, come è consuetudine per il centrosinistra, e parla di retromarcia e di annunci vuoti, senza riflettere sul fatto che alla base di queste scelte ci sono delle premesse, legate esclusivamente alla sicurezza e alla necessità di tutelare gli automobilisti, i pedoni e gli altri utenti della strada, tanto più che la cronaca ci ha raccontato di frequente, anche nell’ultimo periodo, che sulle nostre strade si muore”.





Così, in una nota, il presidente della Commissione Mobilità del Comune di Pescara Armando Foschi (Lega), replicando al candidato a sindaco di centrosinistra Carlo Costantini. 

“Il sindaco continua a fare il sindaco, a prendere decisioni con la sua giunta, valutando tutti gli elementi a disposizione, che non sono mai statici ma dinamici, mutano nel tempo, e lo stesso accade anche per incidenti e infrazioni al Codice della strada. Con i semafori dotati di telecamere i sinistri si sono azzerati ed è stato sanzionato lo 0,35% dei mezzi transitati sotto ai semafori, cioè un numero davvero bassissimo, e nel 66% dei casi i mezzi sanzionati non sono pescaresi. Sono questi i dati da mettere alla base del confronto, non la demagogia inutile del centrosinistra”.





“Dispiace constatare, aggiunge il presidente della commissione Mobilità del Comune, che Costantini continui ad attaccare a testa bassa il sindaco, seguendo la stessa tattica suicida che l’accoppiata perdente Pd-Cinquestelle ha attuato con il presidente della Regione Marco Marsilio in occasione delle elezioni regionali. Evidentemente in questo periodo, spogliatosi dei panni calendiani e civici, ha deciso di travestirsi da Di Pietro e Ingroia, suoi vecchi ‘amori'”.

“Mi permetto di dare un consiglio a Costantini – aggiunge Foschi – piuttosto che attaccare il sindaco si preoccupi dei suoi alleati, che hanno già cominciato a scavargli il terreno sotto ai piedi, a cominciare da Luciano D’Alfonso, che continua a dire, un giorno sì e l’altro pure, che correrà per le comunali di giugno, a Pescara: è evidente che sarà D’Alfonso il vero candidato sindaco alle amministrative, usando Costantini come paravento, esattamente come è stato D’Alfonso il vero candidato alle regionali, tra megafoni e carriole, fagocitando tutto e tutti, a partire da Luciano D’Amico. Appare chiarissimo – questa l’ulteriore riflessione di Foschi – chi manovra e chi si fa manovrare, nel centrosinistra: ma le elezioni del 10 marzo hanno bocciato gli uni e gli altri”.

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