GIULIANOVA: EX COLONIA ‘MALTONI MUSSOLINI’, IL SINDACO ”BASTA DEGRADO”

1 Marzo 2011 15:34

Teramo - Cronaca

GIULIANOVA – Degrado e abbandono dell’ex colonia “Rosa Maltoni Mussolini”. Il sindaco di Giulianova (Teramo) Francesco Mastromauro ha scritto a Valeria Vittimberga, direttore generale preposta alla Direzione centrale Approvvigionamenti e Provveditorato dell’Inpdap, chiedendo di intervenire sulla struttura realizzata nel 1936 già di proprietà dell’Enam, (Ente nazionale assistenza magistrale), ente poi soppresso nel mese di luglio del  2010 in base alla legge 112/2010 con assorbimento del relativo patrimonio da parte dell’ Inpdap.





Nella sua richiesta il sindaco Mastromauro, ha ricordato che “già nel 2004 si concordò tra Comune ed Enam un piano di ristrutturazione per trasformare il complesso in albergo con 300 posti letto, per cui nel febbraio 2006 l’Enam stanziò in bilancio 11 milioni di euro senza però dar seguito al progetto, torna alla carica chiedendo di prevedere nuove ipotesi di gestione, congestione e l’alienazione del complesso che in base al Prg ha una destinazione turistico-recettiva con vincolo architettonico sulle facciate esterne”. 

“All’Inpdap – dichiara il sindaco – ho in sostanza chiesto di valutare la possibilità di recuperare il complesso così come avvenuto per la porzione nord dell’ex-colonia  ‘Rosa Maltoni Mussolini’ di Calambrone, a Marina di Pisa, dove un bel progetto dell’architetto Angiolo Mazzoni, rispondente ai criteri stabiliti dalla competente Soprintendenza, ha trasformato quell’immobile in struttura a carattere residenziale  di tipo “cohousing” per 40/50 famiglie, un lifepark sul mare unico in Europa con oltre 24.000 metri quadrati di parco e quasi 1.000 metri quadrati di spazi in condivisione”.





“ Spero che questa mia proposta venga recepita e comunque – conclude il sindaco – ho evidenziato l’intollerabilità del degrado in cui la colonia versa, reclamando almeno un intervento immediato in grado anche di evitare, come più volte accaduto, che quella struttura venga utilizzata abusivamente”.
 

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