IMPIANTI SCIISTICI CHIUSI: DIFFIDA AL COMUNE DI PESCOCOSTANZO

25 Marzo 2024 20:34

L'Aquila - Cronaca

PESCOCOSTANZO – La stazione sciistica di Vallefura è chiusa da oltre due anni, arriva ora una diffida, con l’invito al Comune di Pescocostanzo (L’Aquila) a revocare, con effetto immediato, la concessione per la gestione, rilasciata a una società privata con atto del 1990 e rinnovata con convenzione del 2010.

La diffida porta la firma di Erich Grimaldi, avvocato cassazionista, “in proprio e nella qualità di presidente dell’associazione Ucdl ‘Unione per le Cure, i Diritti e le Libertà’, il quale chiede alla Regione Abruzzo, in virtù dell’interruzione del servizio per la stagione 2022/2023, ingiustificata vista la presenza di neve, di procedere per la decadenza dall’autorizzazione al pubblico esercizio, con contestuale esposto alla Corte dei Conti per valutare il danno erariale.





Secondo Grimaldi, il Comune di Pescocostanzo, “l’ente, a fronte della perdurante chiusura arbitraria ed ingiustificata degli impianti, nonché della persistente morosità, evidentemente lesiva degli interessi della cittadinanza, degli utenti e dei proprietari degli immobili di Pescocostanzo e Rivisondoli, nonché delle attività commerciali e turistiche locali, non può svolgere un ruolo omissivo. E’ necessario revocare immediatamente la concessione ed indire un nuovo bando per l’assegnazione dell’area, coinvolgendo, nell’interesse di tutti, nuove cordate d’imprenditori che possano garantire l’apertura, in presenza di neve naturale, nell’attesa che vengano approvati i finanziamenti per la realizzazione di un bacino di accumulo e innevamento artificiale”.

Grimaldi sottolinea, inoltre, nella diffida, che “la gestione degli impianti a fune è assimilabile, giuridicamente, a un servizio di trasporto pubblico, motivo per cui nessuno può aprire o chiudere gli impianti, a propria discrezione, provocando un’interruzione di pubblico servizio”.

“Il comprensorio Alto Sangro, inclusa Vallefura, nei giorni 22 gennaio 2023 e seguenti – si ricorda nella diffida – era caratterizzato da abbondanti nevicate che consentivano l’apertura di tutte le piste di Aremogna, Pratello e Pizzalto, a prescindere dall’impianto di innevamento artificiale”.





Solo Vallefura non rese disponibili gli impianti. È necessario, chiede Grimaldi, “revocare immediatamente la concessione e indire un bando per l’assegnazione dell’area, coinvolgendo nuove cordate di imprenditori che possano garantire l’apertura, in presenza di neve naturale, nell’attesa che vengano approvati i finanziamenti per la realizzazione di un bacino di accumulo e innevamento artificiale”.

La stazione sciistica Vallefura si trova a un’altitudine tra 1.460 e 1.729 metri e dispone di 8,3 km di piste per lo sci e lo snowboard.

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