PRESIDENZA CONSIGLIO ABRUZZO: SOSPIRI, “MAI VOLUTO PREVARICARE, SANTANGELO E’ UN FRATELLO”

10 Aprile 2024 20:45

Regione - Consiglio Regionale

L’AQUILA – È stato un inizio decisamente in salita per la maggioranza di centrodestra giunta allo storico bis alle elezioni del 10 marzo scorso, che oggi nel primo consiglio delle dodicesima legislatura conclusosi all’Aquila, è inciampata in parecchi passi falsi, in particolare in Fi e FdI, a coronamento di una decina di giorni molto difficili nella ricerca di una composizione della nuova Giunta che alla fine ha scontentato tutti influenzando il clima della seduta inaugurale e in seno alla coalizione.

Il primo colpo di scena si è palesato in apertura di lavori: quando tutti pensavano che il presidente del Consiglio regionale fosse il consigliere regionale forzista Roberto Santangelo, che nel collego provinciale dell’Aquila ha collezionato quasi 10mila voti, è arrivata la indicazione del futuro capogruppo di Fdi, Massimo Verrecchia, nella persona di Lorenzo Sospiri, poi confermato alla quarta votazione, anche se a maggioranza per la prima volta nella storia della Regione senza l’appoggio delle opposizioni. Appena un’ ora prima nella riunione del centrodestra, Sospiri era nella lista degli assessori e Santangelo a capo dell’Assemblea.





Il cambiamento improvviso ha fatto sobbalzare dalla sedia lo staff del futuro presidente che, secondo quanto si è appreso, aveva anche preparato il discorso ed ha fatto esplodere la disapprovazione degli azzurri aquilani: il coordinatore cittadino, Stefano Morelli, e il vice coordinatore provinciale, Giorgio De Matteis, presenti al consiglio, hanno annunciato le dimissioni di tutta la dirigenza del capoluogo regionale.

Con Santangelo, alla seconda legislatura, con la bocca cucita parla invece all’Ansa il neo presidente, alla quarta legislatura: “Non ho mai inteso prevaricare Santangelo che non è solo un amico ma un fratello. Questa mattina, al momento della ufficializzazione delle postazioni in Giunta, ho fatto presente con molta onestà che rispetto alle deleghe previste nell’assessorato offerto a Forza Italia, a me era più congeniale il lavoro di presidente del Consiglio regionale. Ed abbiamo deciso insieme. Ma i due incarichi sono sullo stesso piano e interscambiabili”.

Altro colpo di scena il mancato voto sulla elezione di Sospiri di Paolo Gatti, ex consigliere ed assessore regionale tornato in politica e in consiglio con FdI con oltre 10mila preferenze: secondo quanto si è appreso, Gatti avrebbe una vecchia ruggine con Sospiri ed avrebbe quindi deciso di assentarsi. Infatti, su 30 voti il neo presidente ne ha collezionati 17 con le 13 schede bianche delle opposizioni.





Nella prime due delle tre votazioni per le quali serviva la maggioranza qualificata di 21 voti, la maggioranza ha perso prima un voto viste le 14 schede bianche e dopo due voti viste le 14 schede bianche e una preferenza per Santangelo. Una situazione che è una brutta gatta da pelare per il presidente, Marco Marsilio, di Fdi.

 

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