UN MONDO A PARTE: IL “CINEMA UMANO” NEL CUORE DEL PARCO NAZIONALE D’ABRUZZO

22 Marzo 2024 16:05

L'Aquila - AbruzzoWeb Turismo, Cultura, Spettacoli

PESCASSEROLI – “Riccardo Milani tratta argomenti importanti e necessari con nobile leggerezza, ironia e garbo. Non cerca un cinema forzatamente estetico, ma un cinema umano che parla agli esseri umani, in modo onesto e vero”.

Così Antonio Albanese a Pescasseroli (L’Aquila) parla di Un mondo a parte di Riccardo Milani in sala dal 28 marzo con Medusa in più di 500 sale dove interpreta un maestro elementare, Michele Cortese, che dopo quarant’anni anni di insegnamento a Roma, riesce a farsi assegnare all’Istituto Cesidio Gentile detto Jurico.

Una scuola composta da un’unica pluriclasse, con bambini dai sette ai dieci anni, nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo, un “mondo a parte” dove tutto è possibile senza troppi sforzi compresa l’integrazione. Qui incontra la dinamica vicepreside Agnese (Virginia Raffaele) e, dopo mille impacci, entra in questo mondo davvero ‘a parte’ di un piccolo centro di montagna tra neve, lupi, orsi, aquile e sincopato dialetto.

Quando tutto sembra andare per il meglio arriva però la notizia che la scuola, per mancanza di iscrizioni, chiuderà. Michele e Agnese non si daranno per vinti, coinvolgeranno dei profughi ucraini con bambini, appena approdati in Italia, e una famiglia marocchina per riempire una classe e non far chiudere la scuola.





Il film è stato girato nel Parco Nazionale d’Abruzzo e a Opi e Pescasseroli dove ieri sera si è tenuta, al cinema Ettore Scola, una singolare premiere con tanto di banda e tappeto verde con orme d’orso.

Presente buona parte del paese che, tra l’altro, ha fatto parte del cast di Un mondo a parte.

“Ho fatto un film che cerca di guardare al mio Paese al quale sono legato anche quando ne racconto gli aspetti peggiori. L’importante è comunque porre uno sguardo attento verso cose che non conosciamo. Qui in queste zone l’integrazione è nei fatti e i muri si superano al di là delle ideologie”, dice Milani.

“Non ho mai frequentato la montagna – dice Virginia Raffaele -, ma nel caso di questo film devo tutto alle persone che ho incontrato in questi posti che hanno creato una vera magia che mi ha cambiata. Così, per fare solo un esempio, nel week end ho preferito restare qui piuttosto che tornare a Roma. In montagna si sta davvero bene tra questa comunità ruvida, ma avvolgente”.





Perché un film proprio qui in Abruzzo? “Perché questo posto per me è stato negli anni luogo di riferimento – spiega il regista -. Ci sono venuto per caso inizialmente da bambino e c’era questo aspetto favolistico tra animali e ruscelli. E tutto questo a soli 150 chilometri da Roma e, soprattutto, c’era un altro modo di affrontare la vita”.

Come ti cambiano questi posti? “Qui riscopri il silenzio, le persone per bene, gli arrosticini, ti aumenta anche il colesterolo e scopri, ancora una volta, che l’Italia è il paese più bello del mondo”, dice infine Antonio Albanese.

Giampaolo Letta di Medusa parla di una “promozione diversa con una data ponderata di uscita. Questo è un film in cui è forte il senso di comunità spero si avverta chiaramente. Faremo così una promozione territoriale con molte anteprime per le scuole a cui abbiamo anche dedicato un sito: [email protected] Scritto da Milani, insieme a Michele Astori.

Un mondo a parte è prodotto da Mario Gianani e Lorenzo Gangarossa per Wildside, società del gruppo Fremantle, in associazione con Medusa Film.

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