ALLARME BOMBA NELLE STAZIONI IN PUGLIA:
SI INDAGA PER TERRORISMO. DISAGI E SCUOLE CHIUSE

25 Marzo 2024 18:47

Italia - Cronaca

BARI – L’allarme bomba nelle stazioni ferroviarie di Trani, Barletta e a Bari-Palese, questa mattina, ha avuto conseguenze pesantissime per gli studenti e per la circolazione ferroviaria: a Trani tutte le scuole sono rimaste chiuse su ordine del sindaco, e la Polfer ha bloccato per dieci ore la circolazione ferroviaria sulla linea Pescara-Bari, tra Bari e Barletta, per eseguire i controlli con gli artificieri e le unità cinofile.

La prima certezza è che a coordinare le indagini della polizia è la Dda di Bari che ha aperto un fascicolo per terrorismo. La seconda è nel contenuto della valigetta di colore scuro lasciata a ridosso dei binari della stazione di Trani e al cui interno è stata trovata una decina di flaconi contenenti del liquido, alcuni cavi aggrovigliati e un telefonino.

Un manufatto che sembrava “realizzato con l’aspetto di un ordigno: se era un vero o finto per ora non si sa, però non si è trattato dello scherzo di un ragazzino”, ha spiegato Romeo Gallo, comandante provinciale dei vigili del fuoco Bat che ha presidiato la stazione assieme a carabinieri, poliziotti, finanzieri, unità cinofile e artificieri. Un liquido da indentificare e a farlo saranno le analisi che si svolgeranno nei laboratori dell’istituto zooprofilattico di Foggia.





La terza traballante certezza è nella parola che chiude uno dei biglietti trovati a pochi passi dai binari: ‘Inshallah’ che in arabo significa ‘Se Dio vuole’. I messaggi che hanno fatto scattare i piani di allerta e di messa in sicurezza annunciavano il peggio.

“Abbiamo messo un ordigno biologico nella stazione Fs di Trani – è scritto su un foglio a quadretti con una penna dall’inchiostro nero – Scuola vecchi ordigno biologico e ordigno in altra scuola a Trani città di giustizia corrotta. Lotteremo fino alla fine”. E qui, a qualche rigo di distanza, la sigla araba. Poco più in là, un altro messaggio dal presagio di morte. “Tra Bari e Barletta, tra Foggia e Bari colpiremo i treni da binari e stazioni. 25 marzo sarà il vostro inferno”.

La grafia, su entrambi i biglietti, sembra essere incerta. Le parole sono composte con lettere in stampatello. Entrambi sono stati attaccati con dello scotch ai muri della ferrovia. A capire chi li ha lasciati lì e perché, saranno gli accertamenti della polizia che sta analizzando, frame dopo frame, le immagini registrate dalle telecamere.

Tra i primi a sapere della possibile presenza di bombe in stazione e scuole è stato il sindaco di Trani, Amedeo Bottaro, che ha subito ordinato la chiusura di tutte le scuole, sospendendo poi il provvedimento al termine delle bonifiche.





E se studenti, studentesse e docenti sono rimasti a casa, i passeggeri di molti regionali, alta velocità e intercity, sono rimasti bloccati in attesa di treni che non sono mai partiti o arrivati. Perché la circolazione ferroviaria è stata sospesa per consentire il lavoro delle forze dell’ordine. Uno stop che ha provocato ritardi fino a 400 minuti.

I controlli si sono estesi, nel giro di poche ore, anche alle stazioni di Bari-Palese e Barletta. Nella prima sono iniziati dopo il ritrovamento di un altro biglietto che annunciava la presenza di un ordigno non solo nello scalo ferroviario ma anche in una scuola del quartiere a nord di Bari: fortunatamente l’allarme è sembrato infondato. A Barletta, invece, una valigia è stata trovata nell’androne di un palazzo che si trova a pochi passi dalla stazione: le attività di messa in sicurezza da parte di carabinieri e vigili del fuoco sono cominciate in pochi minuti e anche qui, tutto è rientrato nel giro di poco.

Come è successo a Venezia, dopo che una borsa e un trolley sono stati abbandonati sulle passerelle per l’acqua alta in piazza San Marco. L’area tra il campanile e l’ingresso della basilica è stata transennata e sono stati avviati i controlli che hanno permesso di ricostruire l’accaduto: a lasciare i bagagli incustoditi sono stati due turisti che volevano godersi la piazza senza il peso delle valigie.

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