ASL L’AQUILA: PIETRUCCI-PAOLUCCI, ”PROBLEMI DISTRETTO SANITARIO TORNIMPARTE VANNO RISOLTI SUBITO”

3 Luglio 2020 15:47

L'Aquila - Sanità

L’AQUILA – “Problemi di connessione fra il Distretto sanitario di Tornimparte e la sede centrale della Asl 1 di Avezzano-Sulmona-L’Aquila, le criticità vanno risolte”.

Così il capogruppo del Partito democratico in Consiglio regionale, Silvio Paolucci, e il consigliere regionale del Pd, Pierpaolo Pietrucci, che hanno presentato un’interpellanza all’Esecutivo regionale per chiarire una questione molto sentita nel territorio aquilano, tra distretti depotenziati – con un solo operatore disponibile e a orari e giorni ridotti a gestire lunghe code – o ancora chiusi come quello di Pizzoli.

Quest’ultimo, la cui chiusura causa Covid-19 ha portato un grosso numero di utenti a utilizzare proprio il distretto di Tornimparte, da quanto appreso da AbruzzoWeb potrebbe essere riaperto dopo il 31 luglio.





“Nelle ultime settimane sono stati diversi i disservizi registrati a causa di problemi di connessione fra la sede del Distretto e gli uffici centrali della Asl – dicono gli esponenti piddini – con criticità che hanno provocato anche l’interruzione del servizio esasperando gli animi degli utenti, molti anche anziani, al punto che è stato necessario anche ricorrere alle forze dell’ordine”.

“Parliamo di un Distretto – afferma quindi Paolucci – che gravita su un’area estesa, compresa fra i territori dei Comuni di Tornimparte e Scoppito, fino a raggiungere popolose frazioni dell’Aquila. La struttura distrettuale serve a garantire servizi essenziali come il Cup, il pagamento dei ticket e l'accesso alle prestazioni del poliambulatorio specialistico ed ha per questo necessità di avere una efficiente connessione. Da qui la richiesta alla Regione Abruzzo ed alla Asl1 di una risoluzione urgente della questione che si trascina ormai da mesi. Ho sentito anche il sindaco di Tornimparte, Giacomo Carnicelli, che ha confermato l’urgenza di avere una risposta in tempi brevi e soprattutto di risolvere un disservizio che si ripercuote direttamente sulla comunità di utenti che ha diritto di essere assistita nel migliore dei modi”.

“I Cup presenti sul territorio – dice quindi Pietrucci – sono diventati lo sportello privilegiato a cui si rivolgono i cittadini: prima durante l’emergenza a causa del timore di recarsi nei nosocomi maggiori, adesso con il calo dei contagi per cercare di evitare le file estenuanti dovute all’accumulo delle prestazioni ordinarie che riprendevano. Invece di essere potenziati, sono stati al contrario lasciati sguarniti, esponendo i sindaci incolpevoli alle rimostranze delle popolazioni e mettendo gli utenti di fronte a tempi lunghissimi di attesa e di risposta, sia al telefono che agli sportelli”.





“Questa situazione invereconda – conclude Pietrucci – espone cittadini e operatori all’esasperazione reciproca, creando sfiducia verso il sistema sanitario locale e, fatto gravissimo, costringendo l’utenza a rinunciare alle diagnosi precoci e alle cure”.

Inoltre, a questo giornale sono arrivate diverse segnalazioni da parte degli utenti su una presunta mancanza di comunicazioni ufficiali tra reparti dell’ospedale “San Salvatore” dell’Aquila e Cup, con gli operatori di questi ultimi “costretti, causa impossibilità di prenotare visite anche urgenti, a consigliare agli utenti di contattare direttamente i reparti per avere informazioni”.

 

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