CHIETI: BUSTE DI RIFIUTI SUI TAVOLI DEL CONSIGLIO COMUNALE

9 Marzo 2012 16:14

Chieti - Politica

CHIETI – Atmosfera particolare oggi in Consiglio comunale a Chieti. Dopo la notizia delle presunte dimissioni del sindaco, Umberto Di Primio, e la conseguente lettera dei capigruppo di maggioranza che gli hanno rinnovato fiducia e assicurato coesione e spirito di squadra, per la prima volta da tantissimo tempo si è assistito a un consiglio comunale abbastanza ordinato e che si è svolto secondo programma.

Ma se la maggioranza era particolarmente presente e composta, l’opposizione era sul piede di guerra per la questione dei rifiuti. L’assise si è aperta, infatti, con i consiglieri del centrosinistra che hanno portato sopra ai banchi consiliari grandi buste piene di cartacce e volantini contro il sindaco accusato di dire bugie sul caso rifiuti.

Il Consiglio si è svolto, infatti, con un orecchio alla vicina Pescara, dove nelle stesse ore l’assessore regionale Mauro Di Dalmazio teneva una conferenza stampa sull’argomento.

“Le notizie che arrivano dalla Regione non sono rassicuranti”, ha detto il consigliere comunale del Partito democratico Alessandro Marzoli, il primo a sollevare la questione insieme al coordinatore regionale dei giovani dell’Italia dei valori, Giampiero Riccardo.

“Non riusciamo a capire quando e in quale quantità i rifiuti potrebbero arrivare nella discarica teatina di Casoni – continua Marzoli – noi comunque siamo pronti a dare battaglia a tutti i livelli se ci dovessero essere nuovi conferimenti”.





Nel frattempo, mentre si era in attesa di notizie più precise sui rifiuti, l’assise civica andava avanti trattando anche problemi di una certa importanza. A cominciare dai due ordini del giorno sulla ex Burgo che hanno aperto il dibattito consiliare alla presenza di una delegazione di operai della ex cartiera e che ha trovato unanimità tra maggioranza e opposizione.

Il primo ordine del giorno, presentato da capogruppo dell’Unione di centro Alessandro Giardinelli, ha chiesto al sindaco e Giunta a fornire agevolazioni alle imprese che vogliono aderire al programma Inte per riqualificare l’area e rioccupare il centinaio di lavoratori licenziati dalla Burgo o sgravi nell’urbanizzazione a patto che assumano l’impegno di ricollocare gli ex Burgo.

L’ordine del giorno chiede anche una serie di informazioni sulle imprese partecipanti al progetto, informazioni su cui per il sindaco Di Primio forse era meglio non insistere, ma Giardinelli non ha voluto fare passi indietro.

Le informazioni mirano ad avere la massima trasparenza sulle imprese che hanno intenzione di insediarsi nel sito industriale della ex cartiera. Riguardano, tra le altre cose, l’acquisizione di dati sulla loro sede attuale, il numero dei dipendenti e il fatturato degli ultimi tre anni.

L’altro ordine del giorno passato all’unanimità è stato quello del capogruppo dell’Italia dei valori, Bassam El Zohbi, e impegna sindaco e Giunta a attivare un tavolo di concertazione con la Burgo e le aziende del programma Inte al fine di formalizzare l’impegno a garantire la precedenza dei dipendenti della ex cartiera nelle future assunzioni.

Si chiede anche di rendere nota la situazione giuridica dei terreni dove sorgeva lo stabilimento Burgo per capire chi ne abbia al momento l’effettiva titolarità e se vi siano contratti preliminari di vendita esistenti sul sito industriale.





Passati all’unanimità i due ordini del giorno, il discorso si è ampliato all’intera situazione della vallata del Pescara. Il sindaco Di Primio ha reso noto che martedì prossimo incontrerà l’assessore regionale all’urbanistica Gianfranco Giuliante, per cercare di sbloccare problemi burocratici che non permettono l’insediamento di nuovi insediamenti nella vallata.

Ha preso la parola anche il senatore Giovanni Legnini (Pd) che si è messo a disposizione della città per mettere a punto progetti comuni che possano agevolare nuovi insediamenti in val Pescara, disponibilità colta al volo dal capogruppo del Popolo della libertà Vincenzo Ginefra che ha proposto un tavolo congiunto maggioranza-opposizione.

Ma neanche questo rinnovato impegno venuto fuori dall’aula consiliare in tutte le sue componenti politiche è riuscito a tranquillizzare i lavoratori ex Burgo in fondo alla sala.

Domenico Menna, lavoratore ex Burgo, ha espresso “totale sconcerto rispetto alla mancanza di progettualità manifestata. Il sindaco se è disponibile ad agevolare le imprese che vogliono inserirsi nel sito ex Burgo perché non agevola, allo stesso modo, noi lavoratori licenziati dalla cartiera?”

“Avremmo voluto sentire impegni concreti che invece non ci sono stati”, continua Menna che si dice insoddisfatto anche dalle parole del senatore Legnini. “Da lui – dice – ci saremmo aspettati un riferimento ai comportamenti di chi si è già insediato in quell’area, come il Parco Paglia, che non ha assunto neanche un lavoratore ex Burgo”.

Dopo la Burgo, il consiglio è continuato con l’approvazione di tutti gli altri ordini del giorno. All’unanimità quelli sul sostegno al made in Italy, sulla candidatura di Chieti a città europea dello sport e sull’anniversario dell’insurrezione di Lhasa. A maggioranza quelli contro il gioco d’azzardo e il piano insegne e colore. (ar.ia.)

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