CITTA’ DEL VINO, PRESIDENTE E SINDACO DI TOLLO: “REPORT SCORRETTO A SCREDITARE INTERO COMPARTO”

18 Dicembre 2023 15:50

Chieti - Cronaca, Economia, Enogastronomia

TOLLO – “Gettare discredito genericamente su un settore sano, screditare agricoltori, imprese e famiglie, come ha fatto ieri Report, non è corretto e non è accettabile. Serve chiarezza dell’informazione e non mistificazione della realtà”.





Asottolinearlo è Angelo Radica, presidente dell’Associazione nazionale Città del Vino, che associa oltre 500 comuni vitivinicoli in tutta Italia e anche sindaco di Tollo (Chieti), comune del vino in Abruzzo, chiamato in causa nella puntata di ieri su Rai 3, nel servizio dedicato al vino italiano.

In un post su Facebook lo stesso Radica ha sottolineato: “Il solito metodo Report mette tutto insieme, fa un minestrone, la solita pappa indistinta: mette insieme comportamenti illegali e un’economia sana, legale e corretta come quella del nostro Comune Tollo, sistema vitivinicolo fatto di quasi 500 viticoltori che si spaccano la schiena per dare un prodotto d’eccellenza e creare ricchezza, sistema vitivinicolo Abruzzo composto da miglio di viticoltori eccellenti e onesti che hanno fatto grande l’Abruzzo, divenuta in pochi anni una regione vinicola d’eccellenza. Un servizio mistificatore che deliberatamente ha voluto colpire un’economia vinicola sana come quella tollese, provinciale e regionale già colpita duramente e pesantemente dalla peronospora che ha portato ad una riduzione del prodotto del 70 % e di circa 240 milioni di € di fatturato! Caro Sigfrido Ranucci cosa c’entrano le falsificazioni della vinificazione dell’uva da tavola, quella del glera/prosecco con la nostra produzione d’eccellenza “.





“Il mondo del vino italiano è sano, produttivo, competitivo, in grado di generare qualità, ricchezza diffusa ed occupazione – precisa il presidente – un comparto che è sottoposto a tutta una serie di controlli, a regole, disciplinari di produzione previsti dalle singole denominazioni, e che queste norme le rispetta. Ovviamente nei casi di comportamenti illegali, e non conformi ai disciplinari e alle altre leggi, è auspicabile, come avviene, che le autorità competenti facciano gli opportuni controlli e sanzioni. Lo stesso vale per il mio comune, Tollo, in Abruzzo – ha aggiunto – regione colpita dalla peronospora, causando un calo fino al 70% della produzione delle uve e circa 240 milioni euro di fatturato”.

E a questo proposito Radica ha spiegato che “nel territorio di Tollo è presente un’economia del vino sana, legale e corretta, un sistema vitivinicolo fatto di quasi 500 viticoltori che si spaccano la schiena per dare un prodotto d’eccellenza e creare ricchezza; così come il sistema vitivinicolo abruzzese è composto da migliaia di viticoltori eccellenti e onesti che hanno fatto grande l’Abruzzo, divenuta in pochi anni una regione vinicola d’eccellenza. Il flagello della peronospora ha rappresentato una catastrofe per l’economia vitivinicola tollese ed abruzzese, e sono necessari in tempi rapidi e certi ristori al comparto, da parte della Regione Abruzzo e del governo”.

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