DISPERSI GRAN SASSO: CLUB ALPINO ITALIANO, ”NON ABBANDONIAMO SPERANZE”

27 Febbraio 2012 16:40

L'Aquila - Abruzzo, Cronaca

L’AQUILA – “Non abbandoniamo la speranza di trovare Massimiliano Giusti; sappiamo bene che si può sopravvivere in alta quota anche più giorni se si è provvisti delle attrezzature adeguate, come è successo ad alcuni amici nostri del Club alpino italiano che qualche decina di anni fa sono rimasti ben quattro giorni dispersi prima di essere trovati”.

Il messaggio di speranza arriva da Bruno Marconi, presidente del Club alpino italiano, raggiunto telefonicamente da AbruzzoWeb.





“Siamo alla base della funivia – ha spiegato Marconi – per ora ancora non c’è nessuna novità, sono pronti due elicotteri, rispettivamente del soccorso alpino e della Forestale, ma fino ad ora non sono riusciti a decollare per il troppo vento, inoltre ci sono almeno 30 soccorritori per Campo Imperatore e stanno partendo altre squadre”.

“Le ipotesi sono tante, è difficile dire quali siano le condizioni del disperso – ha aggiunto il presidente del Cai – il tempo è cambiato repentinamente e il vento di ieri ha soffiato a più di 110 chilometri orari. In quelle circostanze una persona può anche venire trasportata in un altro posto, perciò non è stato trovato nessuno vicino al paio di sci e allo zaino rinvenuti oggi, probabilmente di Massimiliano”.





“Naturalmente tutti noi speriamo il meglio, il padre del disperso è sempre stato qui alla base della funivia, inoltre pare che il vento proprio in questi momenti stia lievemente diminuendo – ha spiegato Marconi – non ci sono stati errori di ricerche, assolutamente, l’unico errore di cui si possa parlare adesso, col senno di poi, è quello di non rispettare le previsioni metereologiche che sono praticamente sempre esatte: ieri noi eravamo almeno in 500 a Campo Imperatore, era un giornata estiva ma sapevamo che presto ce ne saremmo dovuti andare perché le previsioni avano segnalato cattivo tempo nel tardo pomeriggio”.

“Sicuramente è allettante andare fuori pista – ha concluso il presidente del club – il Corno Grande è una bella sfida per chi fa alpinismo, ma è indispensabile prendere tutte le necessarie precauzioni. Noi del Cai cerchiamo di fare informazione ogni anno con lo scopo di avvicinare i giovani alla montagna, siamo determinati a preparare le persone a tutti gli imprevisti poiché la cautela, come purtroppo questo fatto testimonia, non è mai troppa”. (cr.al.)
 

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