GIUNTA ABRUZZO: DA SOTTOSEGRETARIO A DELEGHE, MARSILIO SI PREPARA A “FASE 2”

14 Aprile 2024 09:30

Regione - Politica

L’AQUILA – Che nel centrodestra la partita sia ancora aperta, dopo il complicato tetris per la formazione della nuova Giunta regionale, si evince dal perdurante silenzio dei vertici di partito, con Forza Italia chiusa in un mutismo a oltranza: “su questo argomento non rilascio interviste”, taglia corto il segretario regionale di Forza Italia, deputato e presidente della commissione affari costituzionali, Nazario Pagano.

Due giorni fa si è tenuta la prima seduta “informale” presieduta dal governatore Marco Marsilio, alla presenza dei nuovi assessori ufficializzati lo scorso 10 aprile nel corso del primo Consiglio regionale della dodicesima legislatura: Emanuele Imprudente, Nicoletta Verì, Umberto D’Annuntiis, Mario Quaglieri, Roberto Santangelo, Tiziana Magnacca.

Un momento di “condivisione e confronto sulle sfide che ci attendono”, ha detto Marsilio, di FdI, confermato lo scorso 10 maggio alla guida del centrodestra allo storico secondo mandato, mentre restano ancora importanti nodi da sciogliere.





A cominciare dal posto di sottosegretario di Giunta che, secondo quanto stabilito dopo le combattute riunioni di maggioranza, dovrebbe spettare proprio agli azzurri e, in particolare, all’ex assessore regionale al Turismo Daniele D’Amario, che manterrebbe in quel caso le stesse deleghe. Ma ad, oggi, lo stesso Marsilio ha preferito conservare deleghe importanti – come Ricostruzione; Protezione Civile, Programmazione nazionale, comunitaria e politiche europee, Programmazione Restart, Urbanistica e Territorio, Demanio Marittimo, Paesaggi, Energia, Rifiuti e lo stesso Turismo – con l’intenzione, espressa nel corso della prima seduta del Consiglio regionale, di completare il quadro più avanti.

Resta nel limbo quindi per il momento Forza Italia, secondo partito con il 14,3% e quattro consiglieri, che aveva stretto un patto con la Lega (7,5% e due consiglieri eletti) per rivendicare insieme un posto in più rispetto ai due offerti. Uscita soddisfatta dall’accordo unilaterale con Marsilio, Fi ha scatenato poi le ire della Lega, che ha ottenuto un solo posto in Giunta. Un patto rotto dopo appena due giorni, che rischia di avere ripercussioni anche in vista delle sfide alle comunali di giugno, in particolare a Pescara, dove il carroccio ha subito messo in discussione il possibile ricandidato del centrodestra Carlo Masci, in quota Fi, chiedendo delle verifiche sul gradimento dell’attuale sindaco.

Ma la questione del sottosegretario non è l’unica ad animare il dibattito tra gli azzurri dopo la nomina a presidente del Consiglio, che aveva come candidato condiviso della vigilia l’aquilano Roberto Santangelo, che all’ultimo momento è andato ancora una volta a Lorenzo Sospiri, che avrebbe dovuto fare l’assessore. Un cambio di programma costato le minacce di dimissioni del vicesegretario provinciale dell’Aquila, Giorgio De Matteis e con lo stesso Santangelo, si vocifera, pronto a lasciare Forza Italia, a cui ha aderito solo un anno fa, dopo essere stato eletto nel 2019 con la civica Azione politica.





E mentre il posto da sottosegretario resta in sospeso, Marsilio si prepara alla “fase 2” degli incarichi extra ai consiglieri con deleghe funzionali che il presidente si è temporaneamente trattenuto.

Al consigliere Nicola Campitelli (FdI), già assessore all’Urbanistica, il Territorio, l’Energia ed i Rifiuti nella precedente legislatura, andranno le stesse deleghe. E al leghista Vincenzo D’Incecco l’Ambiente, che gli sarà ceduto da Imprudente. Per quanto riguarda le commissioni, D’Incecco per la prima (Bilancio) e Campitelli per la seconda (Ambiente), mentre per la terza (Agricoltura) si fa già il nome di Antonietta La Porta (Forza Italia) che entrerà con la surroga; stesso discorso per Carla Mannetti (Lega) per la quarta (Politiche europee), mentre la quinta (Salute e Lavoro) dovrebbe tornare a Leonardo D’Addazio (FdI). La presidenza della Commissione speciale Statuto è destinata al forzista Daniele D’Amario e infine la commissione vigilanza, riservata all’opposizione, andrà al dem Sandro Mariani. Resta da capire quale delega andrà a Paolo Gatti.

Tutte questioni che Marsilio vuole chiudere insieme, mentre si insedierà martedì 16 aprile la giunta per le elezioni che dovrà convalidare gli eletti, e che avrà come compito più delicato e atteso quello di valutare la presunta incompatibilità di Mario Quaglieri, di Fratelli d’Italia, rieletto con il record di preferenze, e confermato assessore regionale con deleghe al Bilancio e personale. Quaglieri è infatti anche medico chirurgo a partita Iva, non subordinato, presso una clinica privata convenzionata, per questo motivo il Partito democratico ha fatto un esposto all’Autorità nazionale anticorruzione, che dovrebbe a sua volta esprimersi entro questo mese. (a.c.)

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