PRECARI ASL L’AQUILA: PIETRUCCI, ”SUBITO CONFERENZA DEI CAPIGRUPPO”

4 Marzo 2011 12:44

L'Aquila - Cronaca

L’AQUILA – “Chiederò la convocazione urgente della Conferenza dei Capigruppo, alla presenza del presidente della Provincia, Antonio Del Corvo, del presidente del consiglio provinciale ,Filippo Santilli e dell’assessore con delega alla Sanità Luigi D’Eramo, sulla vicenda dei precari della Asl dell’Aquila, che rischiano, in quasi 400 tra medici, infermieri e operatori sanitari, di non poter avere una proroga dei contratti dopo il 31 marzo, con conseguenze gravissime per gli utenti, per i tre nosocomi dell’Aquila, Avezzano e Sulmona, e in particolare  e per l’ospedale San Salvatore, nel quale interi reparti andranno incontro alla paralisi o addirittura alla chiusura”. A dichiararlo è il consigliere provinciale dell’Aquila Pierpaolo Pietrucci.

“Si tratta di unità operative complesse di eccellenza, quali, solo per citarne alcune,  Oncologia, Centro Trapianti, Endoscopia Digestiva, Terapia Intensiva Pneumologica, Pronto Soccorso e Neonatologia (come dire che all’Aquila sarà più rischioso mettere al mondo bambini…). Il nostro ospedale, che aveva i livelli più alti in regione in termini di mobilità esterna, grazie a poli di assoluta eccellenza a livello nazionale, rischia di cadere sotto la scure dei tagli alla sanità, che avranno conseguenze più nefaste del sisma, dopo il quale, faticosamente e al prezzo di enormi sacrifici, era riuscito a sopravvivere”.





“Dopo la fusione delle Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, che ha portato a una sommatoria di sofferenze anziché a un’unione di forze, dopo il paradosso per cui i fondi dell’assicurazione sono stati messi in conto economico della nuova Asl unificata, e pertanto andranno a ripianare il passivo, dopo i tagli dovuti alle politiche di risanamento contenute nel piano di rientro elaborato dal sub commissario Baraldi, ora arriva anche la mannaia del decreto Brunetta, che stabilisce per tutti i comparti della funzione pubblica, e pertanto anche quello sanitario, di poter effettuare assunzioni a tempo determinato pari alla metà di quelle effettuate nel 2009. Già, proprio l’anno del sisma, quando, con l’ospedale dell’Aquila a terra e interi reparti nelle tende, la maggior parte dei precari dovette essere dirottata in altri nosocomi”.

“Dunque, per assurdo, questi ultimi andranno a beneficiare, in termini di potenziali assunzioni, di un dato falsato dal sisma e il San Salvatore dovrà interrompere i contratti di avoro a tempo determinato”.





“È questo l’ennesimo sacrificio che il presidente della Regione, Gianni Chiodi, chiede al nostro martoriato territorio? È questo che si intende per garanzia del diritto irrinunciabile alla salute? Un diritto, peraltro, rispetto al quale la politica  e i commissari dovrebbero risolvere i problemi, non crearli. Per questo ragione il presidente Chiodi deve chiedere che sia riaperto il tavolo con il Governo per rinegoziare il piano di rientro, stralciando la parte relativa ai tagli al personale, e chiedere una deroga, per la Asl aquilana, al decreto Brunetta, dopo aver perso colpevolmente il treno del Milleproroghe”.

“In definitiva, il presidente della Regione e Commissario alla Sanità, deve chiarire quali sono le sue intenzioni rispetto al San Salvatore, che indica come hub di riferimento, ma poi, nei fatti, impoverisce di risorse finanziarie e in termini di professionalità.
Non si può accettare che si continuino a effettuare tagli sulla sanità pubblica, mentre nessuna politica riguarda un ridimensionamento  della sanità privata”.
 

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