RIFUGIO A MANOPPELLO: “CANI ABBANDONATI, PAGAMENTI MAI ARRIVATI”, GESTORI SOLLECITANO COMUNE

23 Luglio 2023 11:38

Pescara - Cronaca

MANOPPELLO – “Il Comune di Manoppello non ha corrisposto nulla per la cura, le terapie e l’alimentazione dei 45 cani di sua proprietà, spese che ricadono in capo al gestore ed i due volontari che fino ad adesso se ne stanno occupando. Il Comune promette immediato ristoro, disattendendo le promesse giorno dopo giorno. Non esiste alcuna convenzione con noi, li hanno semplicemente abbandonati dentro una proprietà privata. Chiediamo urgentissimo aiuto per cibo, farmaci e per pagare le fatture di cure veterinarie”.

La denuncia arriva da un rifugio privato di Manoppello (Pescara) ed è legata alla delicata vicenda della struttura che si estende su oltre un ettaro, sequestra nel 2021 e dissequestrata nel 2023, a seguito di un processo che si è concluso con l’assoluzione della responsabile, accusata di maltrattamenti di cani, in base a una denuncia della Lega italiana difesa animali e ambiente (Leidaa).





L’area è stata quindi temporaneamente affidata a un volontario della Leidaa e, dopo il dissequestro, tornata una pensione privata, ospita oggi circa 110 cani, 40 dell’azienda agricola che gestisce l’area, 45 del Comune, e i restanti senza microchip che non si sa a chi appartengano.

L’Amministrazione comunale ha fatto sapere di aver disposto una determina per la liquidazione del pagamento per i cani di sua proprietà e che a breve sarà erogato il bonifico.





Ma, spiega il gestore Cristinel Tugui: “da maggio non riceviamo nessun tipo di aiuto da parte del Comune. I volontari, fino ad oggi, per il rispetto e l’amore verso i cani sono riusciti esclusivamente con mezzi propri a sopperire, ma si trovano in una situazione di estrema emergenza. C’è da pagare la fattura al veterinario, ci sono da comprare cibo e medicinali, perché non hanno mai smesso di dare medicine e cure ai cani nonostante la vecchia gestione non abbia provveduto a rilasciare alcuna cartella clinica i casi più gravi sono stati prontamente soccorsi”.

“Si è tentato in ogni modo di addivenire ad una soluzione bonaria, fino a stamani sono andati a chiedere dopo che sono stati negati ristori economici almeno un carico di crocchette e di pagare le spese veterinarie, sindaco ed assessori si sono negati, abbiamo parlato con la riluttante segretaria comunale. Sono rimasti impassibili quando abbiamo detto loro e rilevato che alla vecchia gestione pagassero più cani di quanti realmente c’erano, la vecchia gestione però è stata pagata puntualmente fino all’ultimo giorno”.

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