BOLLETTE E RINCARI INSOSTENIBILI: CHIUDE IL BAR DI PIETRAFERRAZZANA, IN VENDITA

di Azzurra Caldi

1 Luglio 2023 08:37

Chieti - Cronaca

PIETRAFERRAZZANA – “Quando si abbassa una saracinesca riaffiorano tutti i ricordi costruiti negli anni, dalle feste passate nell’attività insieme alla famiglia, alle sveglie che suonano prestissimo, e poi ancora tutti gli investimenti e le paure di non farcela, le serate trascorse in allegria, il buongiorno dei clienti e le tante ore dietro a un bancone. È arrivato il momento di chiudere questo capitolo, con dolore, ora non mi resta che tornare a compilare un curriculum”.

Le bollette insostenibili e il caro vita che ha costretto le famiglie a tagliare il “superfluo” segnano così la fine del bar LorAlì di Pietraferrazzana e a raccontare il triste epilogo è la giovane proprietaria Bianca Sora che, sempre a questo giornale, aveva paventato il rischio di un’immente chiusura esattamente un anno fa, in occasione dell’arrivo della prima batosta da oltre 1.800 per l’energia. (Qui il link)

L’affascinante borgo medioevale che si affaccia sul lago del Sangro, in provincia di Chieti, è il comune più piccolo d’Abruzzo con i suoi 4,3 chilometri quadrati e i circa 100 abitanti. Qui il bar di Sora, di appena 40 metriquadri, è aperto dal 2011, una delle poche attività, insieme alla pasticceria, alla farmacia e alla posta, quest’ultima in servizio solo due giorni a settimana.





“Continuano ad arrivare bollette troppo salate per un’attività come la mia, senza considerare gli aumenti generali e tutte le altre spese – spiega Sora – Come se non bastasse, i clienti consumano sempre meno ed è comprensibile che, visti i rincari su tutto, le famiglie decidano di fare a meno di ciò che non è indispensabile”.

Negli anni, soprattutto durante il Covid, il bar è diventato un punto di riferimento e luogo di ritrovo per la comunità, ampliando l’offerta e includendo tabaccheria, ricevitoria, cartoleria, oggettistica e tanto altro, per sopperire a quelle mancanze che sono la diretta conseguenza del lamentato spopolamento delle aree interne della regione.

Servizi non richiesti e offerti ai residenti per tenere vivo un paese: “Non ho mai avuto grossi margini tant’è vero che nn ho mai preso uno stipendio. Da marzo 2022, con il triplicarsi delle bollette ho iniziato ad arrancare e ora sono arrivata allo stremo. Pensare di andare avanti, fare lo slalom tra debiti e nuove spese, è impossibile”.





“Ho tenuto duro a lungo, gli ultimi mesi sono stati davvero difficili, non avrei mai pensato di arrivare a questo punto. Ho dato il preavviso ai proprietari del locale, a meno che qualcuno non acquisti l’attività, il 31 dicembre sarà l’ultimo giorno del bar”.

E mentre la proprietaria dovrà inevitabilmente darsi ulteriormente da fare e ricominciare da un nuovo lavoro, il bar ora è in vendita: “Continuo a sperare che lo rilevi con tante idee, voglia e modo di investire in questo posto. Che in qualche modo resti aperto, perché veder finire tutto così non è facile”.

 

Commenti da Facebook

RIPRODUZIONE RISERVATA
Download in PDF©


    Ti potrebbe interessare:

    ARTICOLI PIÙ VISTI: