ROMA – Aumenti fino al 40% per le uova di cioccolata ma anche per la carne ovina e caprina. Il ponte di Pasqua è quest’anno all’insegna del caroprezzi, e i pieno con la benzina è vicino ai 2 euro al litro. E ogni famiglia, a conti fatti, spenderà per Pasqua e Pasquetta 36 euro in più rispetto all’anno scorso.
Nonostante l’assestamento dell’inflazione allo 0,8% nell’ultimo mese, alcune voci di spesa che interessano la Pasqua risultano in forte aumento.
Ad esempio i prezzi degli alimentari crescono in media del 4% su base annua, con picchi del 46,2% per l’olio d’oliva, dell’11,1% per la frutta fresca e del 14,9% per le patate. Un trend al rialzo che interessa anche alcuni prodotti enogastronomici tipici della Pasqua, come la carne ovina, caprina o i salumi, che salgono del +3,8% su anno.
Non solo, le tariffe dei treni sono aumentate nell’ultimo mese del 5,9% su base annua, mentre per un biglietto aereo per destinazioni nazionali la spesa sale in media del 13,1%, +5,7% se si sceglie una meta europea; +8,7% i listini dei pacchetti vacanza tutto compreso.
Sarà più costoso anche dormire fuori casa: le tariffe di alberghi e motel crescono infatti al ritmo del +6,9%, addirittura del +9,1% quelle delle altre strutture ricettive (b&b, case vacanza, appartamenti, ecc.).
Per cenare al ristorante la spesa media risulta oggi più cara del 3,9% rispetto lo scorso anno, e anche per visitare musei e monumenti storici si spende il 3,9% in più.
Rincari che si rifletteranno sulla spesa delle famiglie in occasione della Pasqua: a parità di consumi rispetto al 2023, la spesa per imbandire le tavole raggiungerà quest’anno i 2,2 miliardi di euro, mentre si spenderanno 430 milioni di euro per il pranzo di Pasqua al ristorante. La vera mazzata, però, sarà quella su viaggi e spostamenti, con un aggravio di spesa stimato in +700 milioni di euro rispetto allo scorso anno.
“A conti fatti la Pasqua 2024 rischia di costare quasi 1 miliardo di euro in più agli italiani, circa 36 euro in più a famiglia spalmando i dati sull’intera popolazione residente – commentato alla vigila del ponte Assoutenti – Il nostro timore è che i prezzi dei beni alimentari tipici delle feste e le tariffe in ambito di trasporti e turismo possano subire un ulteriore scossone al rialzo nelle prossime settimane, con l’avvicinarsi della festività e per effetto della maggiore domanda da parte dei consumatori, aumenti che renderebbero la Pasqua degli italiani ancora più amara. Per questo ribadiamo la necessità di istituire Osservatori territoriali antinflazione presso tutte le Prefetture”.
Download in PDF©