BARETE – “Il sindaco ha ritenuto che portare la mia esperienza da professionista a livello nazionale nel piccolo, fosse un valore aggiunto per Barete. Inoltre, molti progetti e decisioni li affida a noi consigliere, riponendo grande fiducia in noi donne”.
È quanto afferma Eleonora Scarsella, 43 anni – responsabile della segreteria tecnica del direttore generale di Ania (Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici) e, in qualità di statistica economica, responsabile dell’ufficio studi dell’omonima fondazione – eletta lo scorso maggio consigliera con delega al bilancio, demanio e tributi, in un paese di circa 600 abitanti nell’Alto Aterno, Barete (L’Aquila), nel Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.
Il sindaco, Claudio Gregori – classe 1970, imprenditore aquilano, dal 2020 presidente Cna L’Aquila (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa) – ha voluto a far parte della sua lista elettorale 4 donne ed ora quattro consiglieri su sette in maggioranza sono donne.
Questo perché, secondo Scarsella, “Noi donne guardiamo ai dettagli e dobbiamo darci da fare almeno il doppio: curiamo la casa, la famiglia e il lavoro”.
Seppur rimbrottata durante la campagna elettorale per la supposizione per cui, non essendo di Barete ma frequentandolo solamente da 14 anni per via del marito baretano, non avrebbe le conoscenze e l’esperienza giuste per interpretare le vere esigenze dei cittadini, Scarsella è stata alla fine scelta dagli elettori.
E non solo. I cittadini, chiamati al voto a maggio, hanno appoggiato la scelta dell’attuale primo cittadino, affidando così contro tendenza le redini dell’amministrazione comunale non solo a Scarsella ma ad altre 3 imprenditrici, tutte under 50, dando così vita ad una maggioranza all’interno della maggioranza, quella di 4 donne su 7 consiglieri comunali nella nuova compagine amministrativa.
Lavorano in armonia – raccontano le consigliere ai microfoni di Abruzzoweb – e apprezzano quello che definiscono un risveglio della comunità, che si mostrerebbe più incline del passato a varcare l’uscio del municipio con proposte, idee e nuove iniziative, rivolte in particolare proprio a loro.
Raffaella Curtacci, 46 anni, addetta alle pulizie per la Residenza per l’esecuzione di misure di sicurezza (Rems) di Barete, con delega allo sport, alla sanità e alle opere pubbliche, è stata già parte della minoranza nella precedente amministrazione, eppure, ammette: “Come prima volta in maggioranza è stato traumatico trovarsi di fronte a delle situazioni già avviate dalla vecchia amministrazione che volente o nolente devi portare a termine, anche se discordanti rispetto alle tue idee”.
Si dice soddisfatta, d’altra parte, perché “sono venute in Comune delle signore che, a quanto ne so, non erano mai venute, a chiederci se potevamo contattare un’associazione di donne. Una ragazza è venuta a proporci di realizzare un’altra iniziativa. Sono novità, queste. E poi da quando ci siamo insediati c’è stato un aumento di richieste di residenza”, conclude Curtacci.
È la seconda volta in consiglio comunale anche per Simona Cavalli, 50 anni, con delega alla scuola. È proprietaria di un mulino ad acqua a Barete dove i cereali vengono macinati a pietra e dove lei ha aggiunto il servizio di b&b. Vive oggi un’esperienza in maggioranza che chiama “la rivalsa delle donne”.
Martina Crocenzi, 29 anni, proprietaria di un’azienda agricola di bovini e camionista per conto terzi, per il trasporto di latte. È la più giovane della compagine amministrativa. Nella nuova veste di consigliera, essendo di Colli, una delle 6 frazioni di Barete, è considerata la voce delle comunità limitrofe, anche se è convinta che i cittadini l’abbiano scelta soprattutto per la scelta coraggiosa di intraprendere un duro lavoro manuale, fisico, che tempra e sa di sacrificio, anche se, riconosce, non è facilissimo conciliare tutti e due i lavori con il nuovo ruolo di consigliera.
Completano l’alveo della maggioranza Vincenzo Sciarra (capogruppo), Giuseppe Tomassetti (assessore), Stefano Del Papa (vicesindaco), sotto la guida del sindaco Gregori (Fratelli d’Italia), che ha preso il posto del primo cittadino uscente, Leonardo Gattuso, che ha amministrato per 15 anni consecutivi, per tutti e 3 i mandati ammessi per un sindaco di un comune al di sotto di 5.000 abitanti.
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