INAUGURATA LA STRUTTURA DONATA DAL GIAPPONE A DUE ANNI DAL SISMAPRESENTE ANCHE L'AMBASCIATORE, GABRIELLI CONTRO IL CONSIGLIO COMUNALE

L’AQUILA: NUOVO AUDITORIUM GIAPPONE TRA SOLIDARIETA’ E AMICIZIA

di Elisa Marulli

7 Maggio 2011 12:45

L'Aquila -

L’AQUILA – Arriva dal Giappone, terra martire dopo il disastroso tsunami del marzo scorso, un messaggio di solidarietà e speranza per la ricostruzione post-sisma.

È stato inaugurato oggi il nuovo auditorium dell’Aquila progettato dall’architetto nipponico Shigeru Ban e donato alla città dal governo del sol levante.

La cerimonia è iniziata con un minuto di silenzio, rotto solo dalle dolci note del flauto dell’orchestra, in ricordo delle vittime del terremoto del 6 aprile del 2009.

Presenti il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, e l’ambasciatore del Giappone in Italia, Hiroyasu Ando, che ha sottolineato come la struttura “rappresenti un simbolo di solidarietà e amicizia tra Italia e Giappone”.

Anche il primo ministro nipponico, Naoto Kan, ha voluto partecipare all’evento inviando un messaggio: “Auspico – recita uno dei passaggi – che l’auditorium divenga il palco di ferventi manifestazioni musicali, ancor più numerose che in passato”.

Per l’ex prefetto dell’Aquila Gabrielli il nuovo auditorium, situato nella zona est della città, nei pressi del Conservatorio, “è un monumento alla solidarietà donato da un popolo che ha fatto i conti con una catastrofe. Deve essere uno stimolo anche per la città dell’Aquila a risorgere”.

Il direttore centrale per i paesi dell’Asia e dell’Oceania del Ministero degli Affari Esteri Andrea Perugini ha poi letto un messaggio del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che ha voluto sottolineare l’importanza di questa nuova struttura come “ponte della cultura che unisce i due popoli. È un onore per me dichiarare il 2011 l’anno dell’amicizia e della solidarietà per il Giappone”.

Soddisfatto il direttore del Conservatorio “Alfredo Casella” dell’Aquila, Maestro Bruno Carioti. “È una cosa estremamente importante – ha detto – per tutta la città. Questa struttura non è solo del conservatorio ma è l’auditorium dell’Aquila e di tutte le associazioni che hanno bisogno di spazio dove suonare, che potranno essere accolte qui”.

Il concerto della Symphonic band del Conservatorio “A. Casella” dell’Aquila, diretta da Tomomi Nishimoto, è iniziato con l’esecuzione dei due inni nazionali, italiano e giapponese.

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LA STRUTTURA DELL’AUDITORIUM

La struttura, progettata dal famoso architetto giapponese Shigeru Ban, è stata costruita grazie a un contributo finanziario del Giappone di 600 mila euro.

L’auditorium è alto 12 metri, ricopre un’area di 702 metri quadrati e al suo interno può contare 220 posti a sedere.

La struttura dell’edificio è composta di un’intelaiatura di acciaio con sacchi di sabbia, muri e colonne di tubi di cartone che caratterizzano lo stile dell’architetto.

EX PREFETTO GABRIELLI: “PER LA RICOSTRUZIONE SERVE PIU’ COESIONE”

L’AQUILA – In occasione dell’inaugurazione del nuovo auditorium realizzato dal governo giapponese, l’ex Prefetto dell’Aquila, Franco Gabrielli, ha affrontato anche il tema della ricostruzione della città.

“Non è corretto dire che la ricostruzione non sia ripartita – ha affermato – La ricostruzione delle case B e C e in quota parte alle E è ripartita. C’è poi la questione dei centri storici, che sta più a cuore all’identità di questo territorio e che deve essere affrontata in maniera coraggiosa e coesa”.

“Se la cifra  di questa coesione – ha aggiunto con  una vena polemica – sono i 24 gruppi che siedono in un consiglio comunale formato da 40 consiglieri, io qualche dubbio su tempi e modalità ce l’avrei”.

INCHIESTA G8: GABRIELLI, “FIDUCIOSO CHE BERTOLASO DIMOSTRI ESTRANEITA’”

“Sono fiducioso che Bertolaso potrà dimostrare la sua estraneità alle accuse penali”, ha detto il capo della Protezione civile Gabrielli, commentando le vicende giudiziarie del predecessore, Guido Bertolaso.





“Mi allineo alle dichiarazioni dei legali del dottor Bertolaso. Assistiamo a un iter procedimentale normale, non credo ci sia una notizia rispetto a questo. Ho fatto per venti anni il poliziotto e so che bisogna avere rispetto della magistratura, però mi rendo anche conto che bisogna avere rispetto delle persone che sono oggetto di investigazione, che poi magari vengono scagionate dopo perà essere state sottoposte a pubblico ludibrio”.

LA PROFEZIA DI BENDANDI: GABRIELLI, “IMPORTANTE FARE LE CASE BENE”

Sulla profezia dello studioso Raffaele Bendandi di un devastante terremoto che mercoledì prossimo, 11 maggio, colpirà Roma, Gabrielli ha commentato: “Continuo a sostenere – ha detto – che non ci si deve innamorare né delle cabale né delle congiunture astrali. Si deve vedere se le case sono in grado di sopportare i terremoti che potrebbero verificarsi nel territorio in cui si vive”.

GABRIELLI: “NO IMMIGRATI, L’ABRUZZO HA GIA’ I SUOI PROBLEMI”

“Credo che l’Abruzzo abbia già i suoi problemi”.

Così Gabrielli ha commentato la possibilità che gli immigrati vegano dirottati in regione.

“Ci sono tante persone che non hanno ancora una sistemazione – ha detto – Questo territorio ha già pagato un prezzo alto, quindi come riconosciuto già dal governo, dalle Regione e dalle autonomie, questo territorio rimane fuori da questo piano”.
 
PROTEZIONE CIVILE: GABRIELLI, “MANCANO STRUMENTI E RISORSE”

Spazio anche per qualche riflessione sull’attuale situazione della Protezione civile, che prima del suo arrivo era un “cavallo dopato”, come lo stesso Gabrielli l’ha definita tempo fa.

“Prima c’erano risorse e strumenti incisivi, per questo parlai di ‘cavallo dopato’ – ha chiarito – Oggi non ci sono risorse e, dopo il Milleproroghe, neanche gli strumenti incisivi. Cerco di operare al meglio delle mie capacità, ma avendo solo questi strumenti. Non mi venite a chiedere tempistiche che oggi non sono possibili”.

“A due mesi e sette giorni dalle alluvioni delle Marche, Basilicata e Teramano – ha proseguito – noi non abbiamo ancora emanato un’ordinanza di Protezione civile, perché non sappiamo quali sono le risorse che devono essere impiegate. Mentre ricordo che in Veneto venne emanata dopo 5 giorni”.

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