L’AQUILA – Il Comune dell’Aquila non esclude residuati bellici inesplosi all’interno dell’area del Ponte di Sant’Apollonia (che verte su via XX Settembre non lontano dalla Casa dello studente crollata il 6 aprile 2009 con 8 vittime e demolita), dove sono previsti i lavori di consolidamento.
Per azzerare i rischi di una disgrazia durante i lavori l’ente ha deciso, con delibera, di affidare un incarico per l’esecuzione delle analisi ed indagini preliminari sulla valutazione dei rischi derivanti dal possibile rinvenimento di ordigni inesplosi. Si tratta, del resto, della stessa prassi adottata mesi fa per il cimitero monumentale.
Lo scopo da perseguire, ovviamente, è di ottenere una valutazione dei rischi derivanti dal possibile rinvenimento di bombe nell’area di intervento del consolidamento.
L’incarico è stato affidato a una società di bonifiche che si trova in provincia di Isernia, a Colli del Volturno, per una cifra esigua, tra l’altro all’interno dell’Amministrazione comunale non è presente alcun soggetto in possesso della professionalità e dell’attrezzatura necessaria per l’esecuzione dell’incarico. Per designare la ditta “Zivolo” c’è stata una individuazione con chiamata diretta nell’albo ministeriale delle imprese specializzate in bonifiche belliche.
Del resto, poco meno di un anno fa, la Giunta comunale dell’Aquila aveva approvato il progetto definitivo relativo all’intervento denominato “Lavori di consolidamento strutturale del ponte di Sant’Apollonia” da un milione e 450mila euro.
Un’opera che ha avuto intoppi burocratici infatti il progetto era pronto 10 anni fa ma diverse imprese che si erano aggiudicate i lavori rinunciarono.
Per ora con determinazione dirigenziale del 30.03.2021 sono stati affidati all’ingegnere Roberto Arduini i servizi di adeguamento della progettazione definitiva, redazione della progettazione esecutiva e coordinamento per la sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione lavori di consolidamento strutturale del ponte.
Download in PDF©
