FACCENDIERI E NOMINE: MARIANI, “MARSILIO FACCIA NOMI, E ACCETTI CONFRONTO CON D’ALFONSO”

14 Dicembre 2023 10:21

Regione - Politica

TERAMO – “Se il presidente Marco Marsilio ha nomi e cognomi di questi faccendieri, li dica, se ci sono state nomine di dirigenti e di manager per favorire clientele politiche nella passata legislatura, entri nel dettaglio, visto che sta trasformando un’aula del consiglio in una aula di tribunale. E accetti anche un confronto con l’ex presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, che è stato tirato in causa, e che si è già detto disponibile”.

Così nella conferenza stampa convocata oggi dal consigliere regionale di Abruzzo in Comune, Sandro Mariani, nella sala riunioni San Matteo, a Teramo, sulla rete ospedaliera approvata ieri in consiglio regionale e le sue ripercussione sulla sanità teramana.

Tema al centro della conferenza stampa, le affermazioni di ieri in aula del presidente della Regione, Marco Marsilio, di Fratelli d’Italia, su faccendieri che facevano la spola da Roma in Abruzzo ai tempi dei project financing per i nuovi ospedali, poi cancellati da centrodestra, e su  inchieste giudiziarie che sarebbero in corso sulle nomine dei direttori del comparto sanitario nella precedente legislatura di D’Alfonso, ora deputato del Pd.





Al fianco di Sandro Mariani c’era il consigliere regionale Dino Pepe del Partito democratico, che ha bocciato duramente la nuova rete ospedaliera approvata ieri in aula: “in tutto l’Abruzzo hanno preventivato 713 posti letto in più, ma solo 69 in provincia di Teramo, meno del 10% e qui non c’è sanità privata. A Sant’Omero hanno tolto due primari su quattro, ad Atri hanno tolto l’oculistica, a Giulianova altro che primo livello, sarà ospedale di base, non capiamo il motivo di questa grave disparità di trattamento”.

Ha preso dunque la parola Mariani, che ha parlato di un provvedimento vergognoso nella forma e nella sostanza, accusando i consiglieri regionali di  maggioranza eletti a Teramo, “rimasti in silenzio, colpevolmente, senza dire nulla, e da teramani non hanno votato gli emendamenti a favore della sanità teramana, con cui li abbiamo stanati. Il consigliere Marco Cipolletti è stato addirittura richiamato all’ordine da Marsilio, che gli ha detto di stare seduto, una cosa mai vista…”

Entrando poi nel merito delle affermazioni di Marsilio: “se il presidente di Regione sa qualcosa perché sta collaborando con le procure visto che trasforma un’aula del consiglio in un aula il tribunale, entri nel dettaglio di quello che sta dicendo, così sono solo illazioni. Se è venuto invece a sapere qualcosa di inchieste in corso, Marsilio sta commettendo reato, sta violando la norma del segreto d’ufficio, dovrebbe saperlo, anche se è laureato in filosofia e non in giurisprudenza”.





Infine rivela: “ho sentito D’Alfonso, che evidentemente è un incubo per Marsilio, e il nostro deputato si è reso disponibile a un confronto pubblico, attendiamo risposte dal presidente”.

LA DIRETTA

Commenti da Facebook

RIPRODUZIONE RISERVATA
Download in PDF©


    Ti potrebbe interessare:

    ARTICOLI PIÙ VISTI: