UCRAINA, ACERBO: “BASTA INNI A ZELENSKY, ARMI ALIMENTANO LA GUERRA”

4 Ottobre 2022 15:28

Mondo - Politica

ROMA- “Il sostegno occidentale ha dato alla testa a Zelensky. È ora di smetterla con gli inni a Zelensky e al nazionalismo ucraino. La condanna dell’invasione assurda di Putin non giustifica la cecità rispetto a quello che sta accadendo. Il decreto che chiude ogni spazio a una trattativa è una mossa avventurista e folle. Che sia esaltazione nazionalista o ordine di Washington il decreto di Zelensky rende evidente che questa è una guerra per procura che ha lo scopo di rovesciare Putin. L’Italia dovrebbe interrompere subito l’invio di armi che, come prevedibile, stanno alimentando il conflitto con i folli annunci di volere riconquistare la Crimea e ora di non trattare con Putin”.





Lo scrive in una nota Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione Comunista, coordinamento di Unione Popolare.





“Il mondo – osserva – è sull’orlo della guerra nucleare per l’escalation di uno scontro tra nazionalismi reazionari e imperialismi che va fermato subito. Se la politica è succube di Washington bisogna far sentire la voce della società italiana. Mentre continua il massacro e la nostra economia crolla non possiamo assistere passivamente a questa escalation. Mi rivolgo a tutte le forze politiche, sociali, sindacali, culturali che non condividono l’invio delle armi e sono perplesse o contrarie all’utilizzo delle sanzioni. In nome dell’articolo 11 della Costituzione costruiamo una grande manifestazione unitaria per la pace e l’apertura subito della trattativa. Cosa si aspetta? Anche la passività è complicità con la guerra”, conclude.

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