CONSIGLIO: POLTRONE E INDENNITA’ A 6 MESI VOTO, NUOVA COMMISSIONE DENATALITA’, CONFERMA STATUTO

REGIONE ABRUZZO: OGGI IN AULA SI ANNUNCIANO POLEMICHE, ANCHE SE FINORA LE OPPOSIZIONI SONO RIMASTE IN SILENZIO, SULLE PROPOSTE DI CIPOLLETTI E DE RENZIS DI ISTITUIRE NUOVO ORGANISMO PER STUDIARE EROSIONE DEMOGRAFICA, E PER LA PROROGA DURATA FINO A FINE LEGISLATURA DI QUELLO PRESIEDUTO DA SOTTOSEGRETARIO D'ANNUNTIIS PER OCCUPARSI DI AUTONOMIA DIFFERENZIATA. IN BALLO, IN ENTRAMBI I CASI, COMPENSI PER LE PRESIDENZE DA 1.800 EURO AL MESE

28 Settembre 2023 08:46

Regione - Consiglio Regionale

L’AQUILA – Tra la raffica di punti all’ordine del giorno del Consiglio regionale convocato per oggi, due saltano agli occhi: la proposta di “istituzione di una Commissione speciale sul fenomeno della denatalità in Abruzzo”, e la “modifica della durata della Commissione speciale per l’attuazione e le modifiche allo Statuto, per le modifiche alla legge elettorale e per lo studio del regionalismo differenziato”.

In sostanza, ad appena sei mesi dal voto, per il quale il centrodestra si presenta per uno storico secondo mandato, l’intenzione è creare una nuova commissione non permanente ed allungare la vita a quella che scade il 30 settembre: in soldoni, 1.800 euro lordi per il presidente e l’assegnazione del personale per un funzionamento.

Insomma, nella prima seduta vera dopo la pausa estiva, e dopo quella del 7 settembre che ha solo modificato leggi già approvate, la maggioranza guidata da Marco Marsilio, di Fdi, ricandidato dal suo partito anche se non ancora dal tavolo della coalizione, vuole prorogare la commissione speciale Statuto presieduta dal sottosegretario alla presidenza della Giunta regionale con delega ai Trasporti, Umberto D’Annuntiis, eletto con Forza Italia e poi passato con Fdi, che non percepisce compensi aggiuntivi rispetto all’indennità da 11mila euro circa lordi dei consiglieri, per la carica di sottosegretario. Il “suo” organismo, non permanente, è in scadenza il 30 settembre, visto che secondo la legge viene sciolta con l’entrata in vigore del cosiddetto “semestre bianco” che precede le elezioni, quando lo Statuto regionale, ovvero le regole del gioco, non possono essere modificate.

E come se non bastasse, sempre nell’ultimo scampolo di legislatura, si intende istituire una altra commissione speciale, a tempo, e nuova di zecca, che dovrebbe affrontare, e si presume porre rimedio, all’epocale problema rappresentato dal fatto che in Abruzzo, come in buona parte dell’Europa, si fanno meno figli, e la popolazione invecchia. La proposta è arrivata dai consiglieri Marco Cipolletti, eletto con il Movimento 5 stelle, poi passato con Fratelli d’Italia, e da Luca De Renzis, eletto con la Lega, ora a Fdi.

Le due tonitruanti novità saranno destinate in ogni caso a creare parapiglia in aula, per di più in clima già di campagna elettorale. Anche se le opposizioni di centrosinistra e del M5S, pur conoscendo le volontà della maggioranza, non si sono mosse per contestare.





Anzi, va detto che, ad offrire l’aggancio per la proroga della commissione Statuto è stato lo stesso centrosinistra che ha presentato un documento politico che invitava la maggioranza a fare chiarezza della posizione e sulle conseguenze per l’Abruzzo in merito alla controversa riforma del a firma del ministro leghista Roberto Calderoli dell’autonomia differenziata, con l’Abruzzo che appunto deve ancora decidere quali deleghe ora statali intenderà gestire direttamente. E la commissione Statuto sarebbe appunto la più idonea ad occuparsene.

Ma c’è chi è già pronto a ribattere che il motivo della proroga è molto più prosaico: continuare fino a fine legislatura a garantire 1.800 euro lordi di indennità mensile al presidente D’Annuntiis, a maggior ragione perché come sottosegretario di giunta non ha come accade invece per gli assessori, uno stipendio aggiuntivo, fermandosi  a “solo”  11.100 euro circa lordi al mese, invece degli oltre 13.000 euro lordi dei componenti di giunta.

E lo stesso discorso vale per la nuova commissione sulla denatalità, che garantirebbe anche in questo caso una indennità aggiuntiva al presidente, sempre di 1.800 euro al mese. Su chi poi debba andare a presiedere la commissione della maggioranza di centrodestra, si sta scatenando un totonomi.

Un indizio è senz’altro rappresentato da chi ha avanzato la proposta, ovvero Cipolletti e De Renzis.

Nella proposta di istituzione depositata il 13 settembre, i due consiglieri argomentano che “nel 2021 in Abruzzo si è registrato un crollo delle nascite, 4.729 a fronte di una media di 9.377 dell’ultimo decennio, e dunque occorre una commissione che studi il fenomeno su tutto il territorio regionale, oltre che “una specifica analisi relativa alle cause di ordine biologico, personale, lavorativo, organizzativo”,  “la elaborazione di proposte di concerto con le istituzioni locali e le associazioni rappresentative”, una commissione che esprima infine “pareri su programmi e strategie, proposte di legge, atti amministrativi”.





Non sarebbe certo questa la prima polemica nata intorno alle commissioni regionali: ad esempio più volte ha creato duri scontri la evanescente Commissione speciale per il monitoraggio del fenomeno migratorio,  che si è riunita appena due volte in quattro anni e mezzo, per poi sciogliersi, non lasciando tracce concrete del suo lavoro. Il suo presidente, Antonio Di Gianvittorio, eletto con la Lega, e poi passato con Valore Abruzzo, federato con Forza Italia, si è dimesso a luglio da consigliere per andare a fare il sindaco di  Notaresco.

Va ricordato che nell’estate 2022, la Lega aveva lanciato strali contro il “traditore” Di Gianvittorio proprio per la commissione fantasma da lui presieduta. Aveva protestato infatti il consigliere regionale Sabrina Bocchino:  “Dall’inizio della legislatura regionale la commissione consiliare sull’ immigrazione si è riunita solo due volte, una vergogna senza precedenti. Sono stati spesi migliaia di euro dalla regione per pagare l’indennità aggiuntiva del presidente Tony Di Gianvittorio  per solo due sedute di commissione. Eppure la questione dell’immigrazione è una tematica importante e di estrema attualità, che preoccupa tutti”.

C’è stata poi la querelle sulla proposta di istituite una sesta commissione, questa volta ordinaria e permanente, sul “Servizio idrico integrato e cambiamenti climatici”, proposta dalla consigliera regionale Sara Marcozzi, eletta con Movimento 5 stelle, e poi passata con Forza Italia, dopo aver presieduto la Commissione d’inchiesta sull’Emergenza Idrica  che ha concluso i suoi lavori a marzo, ma con serrate sedute ed audizioni, e producendo un corposo e dettagliato dossier al termine della missione. Tanto che i membri della commissione hanno faticato a stare dietro ai ritmi imposti da Marcozzi. Tutt’altro scenario, insomma, rispetto alla Commissione speciale per il monitoraggio del fenomeno migratorio.

La Giunta per il regolamento ha dunque votato l’istituzione della nuova commissione permanente. Il documento ha ottenuto la maggioranza delle preferenze con il voto contrario del Movimento 5 Stelle. Ma poi la Lega in consiglio ha alzato le barricate e la commissione è finita in un binario morto, tenuto conto che sarebbe stato necessario, per istituirla, di due votazioni successive, con il sì di almeno due terzi dei componenti del consiglio. Filippo Tronca

 

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