MONTE MORRONE: INCENDIO QUASI DOMATO, RESTANO FOCOLAI, IN FUMO 350 ETTARI, SI INDAGA PER DOLO

26 Luglio 2023 19:59

L'Aquila - Cronaca

PRATOLA PELIGNA – Incendio sul monte Morrone, il peggio è passato: l’assidua attività di spegnimento delle squadre di terra, degli elicotteri e dei due mini-canadair è riuscita a circoscrivere e domare in buona parte le fiamme, ma molti focolai sono ancora attivi.

Stanotte in ogni caso le squadre di terra rimarranno a presidiare la montagna e domani mattina alle 5.30 ricominceranno le attività.  Preoccupa il fattore vento anche se le temperature sono in sensibile calo rispetto alle ultime giornate roventi.

Dalle stime più aggiornate, sono andati in fumo 350 ettari di bosco e macchia.





Le fiamme, alimentate dal vento e dal caldo torrido, si sono sviluppate poco prima delle delle 17 di ieri, nella parte del Morrone che ricade sul territorio di Pratola Peligna.

Ha comunicato alle ore 19 il sindaco di Pratola Peligna, Antonella di Nino: “Sono appena terminate le operazioni di spegnimento. L’incendio sembra essere domato quasi integralmente.
Nel frattempo ho firmato l’ordinanza di chiusura e quindi divieto d’accesso dai sentieri R1 ed R4 e da ogni altro accesso alla montagna al fine di consentire le opportune operazioni di messa in sicurezza. Un grazie di cuore ai tantissimi operatori e volontari che sono stati impegnati in questi due giorni”.

E’ stata intanto smentita la voce del ritrovamento di inneschi nei pressi dell’ex cava di Bagnaturo, anche se la pista più probabile resta quella dell’incendio doloso.

La Procura della Repubblica di Sulmona ha infatti aperto un fascicolo d’inchiesta contro ignoti sul rogo. Un sopralluogo è stato  effettuato sul posto dal Procuratore Capo della Repubblica, Luciano D’Angelo e dal Sostituto, Edoardo Mariotti.





Le fiamme hanno raggiunto su Colle delle Vacche, lo storico e amato rifugio. Bruciati tutti gli alberi intorno e tutti i tavoli nuovi posizionati nella giornata di lunedì pomeriggio. Ma il rifugio,  è stato risparmiato. Tuttavia bisognerà verificare la tenuta statica dello stesso.

Il pensiero di tutti va alla tremenda estate di sei anni fa, quando per oltre tre settimane le fiamme hanno tenuto sotto scacco il Morrone. La Procura della Repubblica aveva aperto pure un’inchiesta contro ignoti che, a distanza di anni, non ha portato a dare un nome e un volto ai responsabili.

Ha detto il direttore della Protezione Civile Regionale, Mauro Casinghini: “La strada che è stata realizzata e che porta al Colle delle Vacche è stata fondamentale. È una strada con le dimensioni opportune nonostante il dislivello tra l’inizio e la fine. È stata fondamentale perché è perfettamente percorribile e ci ha consentito di portare immediatamente in quota le squadre con i moduli antincendio”.

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