PESCARA – “Oggi abbiamo bisogno di fatti e non parole. Per l’ennesima volta l’assessorato alla Sanità della regione Abruzzo discute di organizzazione sanitaria senza fare i conti con i veri problemi cronici della sanità abruzzese e cioè la grave carenza di personale sanitario sia nelle strutture ospedaliere sia in quelle territoriali”.
Lo affermano in una nota il segretario generale della Cgil Abruzzo Molise, Carmine Ranieri, e il segretario regionale della Cgil Funzione Pubblica Abruzzo Molise, Luca Fusari, al termine dell’incontro che si è svolto oggi con l’assessora regionale alla Salute, Nicoletta Verì, per discutere del sovraffollamento dei Pronto Soccorso, dell’attivazione del Cup di secondo livello per visite specialistiche di controllo e della questione liste d’attesa.
“In oltre quattro anni di governo di centrodestra – dicono Ranieri e Fusari – si sono susseguiti provvedimenti tesi a migliorare l’organizzazione del servizio sanitario regionale, piani regionali per l’abbattimento delle liste di attesa, provvedimenti per ridurre il sovraffollamento dei pronto soccorso. Tutte queste misure non solo non hanno funzionato, ma in tanti casi la situazione è addirittura peggiorata. A fare le spese di questa situazione sono i cittadini abruzzesi che non hanno accesso alle cure e sono costretti, nella migliore delle ipotesi, a pagarsi le prestazioni sanitarie da soli e, nella peggiore, a rinunciare a le cure”.
“Ciò che è emerso chiaramente dal confronto con gli operatori sanitari – proseguono i sindacalisti – è che ci sono enormi carenze di personale. Siamo in un momento critico per la sanità abruzzese ed è necessario che l’assessorato alla Sanità e le Asl comprendano che ogni riorganizzazione è destinata a fallire se manca la cosa più importante per una adeguata assistenza sanitaria: il personale”.
“Anche le stabilizzazioni e le nuove assunzioni che sono state effettuate recentemente riescono a malapena a sostituire il turn over del personale che va in pensione. È necessario che la Regione faccia pressione sul Governo nazionale, peraltro del suo stesso colore politico, affinche’ nella prossima legge di bilancio vi siano maggiori risorse per finanziare il Servizio sanitario nazionale e lo sblocco delle assunzioni nel comparto della sanità pubblica”, concludono Ranieri e Fusari.
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