COVID: FADOI, “BENE TRACCIAMENTO CONTATTI”, IN ABRUZZO POCHI ADDETTI CONTACT TRACING

29 Settembre 2020 12:31

Italia - Sanità

ROMA  – Regge per ora il contact tracing, anche se per il 28% dei positivi accertati sui 9.287 della settimana scorsa non si è riusciti a risalire all’origine del contagio.

I “cacciatori di virus” delle Asl addetti al contact tracing sono riusciti a far partire il sistema del tracciamento dei contatti a rischio nel 100% dei casi in quasi tutte le Regioni tranne Liguria (64%), Lombardia (92,7%) e Toscana (92,7%).





Per quanto riguarda il personale tutte le Regioni tranne Abruzzo, Calabria, Friuli Venezia Giulia rispettano lo standard minimo di un addetto al tracciamento per 10mila abitanti.

I dati del Ministero della Salute dimostrano che “nessun Paese come il nostro è riuscito fino ad ora a tracciare tanti cerchi per tracciare i contatti a rischio di contagio e contenere così la crescita della curva epidemica”, spiega Dario Manfellotto, Presidente della Fadoi, la Società scientifica dei medici internisti ospedalieri che hanno assistito il 70% dei positivi ricoverati, in questi giorni in congresso.

Commenti da Facebook

RIPRODUZIONE RISERVATA
Download in PDF©


    Ti potrebbe interessare:

    ARTICOLI PIÙ VISTI: