A24-A25: MANUTENZIONE PONTI E VIADOTTI, TRIBUNALE TERAMO ASSOLVE CARLO TOTO E VERTICI SDP

29 Giugno 2023 19:25

Teramo - Cronaca

TERAMO – Ponti e viadotti delle A24 e A25 della provincia di Teramo sono sicuri, i lavori di manutenzione sono stati effettuati regolarmente, non c’è quindi nessun rischio di crolli e pericolo per gli automobilisti.

Il Tribunale di Teramo ha assolto con formula piena “perché il fatto non sussiste” dall’accusa di non avere effettuato “adeguate manutenzioni” su ponti e viadotti del territorio teramano delle autostrade abruzzesi e laziali A24 e A25 i vertici di Strada dei Parchi, ex concessionaria delle due arterie, del gruppo industriale abruzzese Toto: si tratta Carlo Toto, azionista di maggioranza e presidente onorario della Holding omonima, Gino Lai, direttore generale d’esercizio, dell’ex ad Cesare Ramadori, dei direttori tecnico e operativo, Gabriele Nati e Marco Carlo Rocchi, dell’ex responsabile direzione tecnica Marco Bellesia. Ed ancora dei due ex gli ex amministratori delegati Sandro Capparucci e Roberto Zianna.





Gli imputati dovevano rispondere a vario titolo di attentato alla sicurezza dei trasporti, inadempimento e frode nelle forniture pubbliche.

L’assoluzione piena nel processo con rito abbreviato a Teramo segue quella dell’8 marzo scorso da parte del Tribunale dell’Aquila che nella sentenza ha sottolineato che la regolarità del servizio è stata garantita e che le opere di manutenzione ordinaria sono state effettuate “in misura maggiore rispetto al contratto”.

Sdp in una nostra mostra soddisfazione per l’assoluzione con la formula di vertici e dirigenti di Sdp, come avvenuto nel capoluogo  regionale, per non fatto manutenzione e messo a rischio la sicurezza degli utenti e per le ripercussioni sulla revoca in danno della concessione e sul serrato contenzioso in atto da anni con lo Stato. La seconda sentenza dimostra “che cade il presupposto della revoca in danno”.





Infatti, Sdp è stata estromessa dalla gestione di A24 e A25 tornate nelle mani pubbliche di Anas, il 7 luglio dello scorso anno in seguito ad una revoca in danno per inadempienze del concessionario contenuta in un decreto legge, poi convertito in legge, da parte del Consiglio dei ministri presieduto dall’allora premier Mario Draghi. Sulla revoca dopo i pronunciamenti del Tar, che ha rimesso in pista per due volte Sdp, e del Consiglio di Stato che ha confermato la gestione, dal primo agosto scorso, nelle mani di Anas, si attende il verdetto della Corte Costituzionale al quale il Tribunale amministrativo regionale del Lazio ha chiesto di chiarire la legittimità della decisione dell’allora governo Draghi.

La vicenda è stata riaperta anche dal Ministero per le Infrastrutture e Trasporti che ha convocato i dirigenti di Sdp, in particolare per trattare sulla indennità di circa 2,5 miliardi di euro relativa alla revoca anticipata della concessione in scadenza nel 2030.

“Ora, alla luce delle esemplari sentenze dei Tribunali abruzzesi, occorre che l’onorabilità che i Tribunali ci hanno restituito trovi rapidamente corrispondenza nei fatti, prendendo atto delle decisioni della Magistratura e ponendo fine e rimedio ai gravissimi danni economici e reputazionali già incolpevolmente subiti dalla nostra Società”, commenta Cesare Ramadori, Presidente di Strada dei Parchi.

Commenti da Facebook

RIPRODUZIONE RISERVATA
Download in PDF©
  1. A24-A25, SDP: “ASSOLUZIONE TERAMO SMONTA REVOCA IN DANNO DEL CDM, DA GOVERNO ACCUSE RIDICOLE”
    TERAMO - "L’ampiezza assolutoria sgombera definitivamente il campo da qualsiasi dubbio sulla gestione della concessione autostradale in capo alla so...


Ti potrebbe interessare:

ARTICOLI PIÙ VISTI: