BETAFENCE TORTORETO: TRA “SEGNALI INCORAGGIANTI” E “NESSUNA CERTEZZA”, FUTURO ANCORA INCERTO

28 Settembre 2023 19:52

Teramo - Lavoro

TORTORETO – Ancora dubbi da chiarire sul futuro della Betafence di Tortoreto (Teramo), leader sul mercato internazionale nella produzione di recinzioni in metallo.

Nonostante si sia aperto uno spiraglio con l’annuncio di un incremento dei livelli produttivi nel 2024, secondo i sindacati non ci sarebbe molto da esultare.

L’azienda è interessata da un processo di ristrutturazione e cambio proprietà che potrebbe portare ad una riduzione del personale. Ma oggi è arrivato l’annuncio, da parte della proprietà stessa, di un incremento dei livelli produttivi nel 2024 che potrebbe portare ad una riduzione del numero di addetti in esubero.





La notizia è stata accolta positivamente dai partecipanti al tavolo istituzionale convocato dall’assessore regionale al lavoro Pietro Quaresimale, che ha paralto di “segnali incoraggianti”, al quale hanno preso parte Rsu, sindacati e azienda, dove la Betafence ha motivato l’aumento della produzione nel 2024 con l’assunzione di due commesse provenienti da clienti nuovi.

L’assessore Quaresimale ha commentato l’annuncio come “un percorso di recupero importante”, avviato negli ultimi due anni con il tavolo regionale, e che adesso “sta dando i suoi frutti”.

Ma i sindacati sono di diverso parere: “Molti ‘se’, nessuna certezza. Tutto a parole. Niente di scritto. Nessun piano industriale. Un futuro, insomma, che continua ad essere incerto e a non andare nella direzione di una concreta ripresa per il sito di Tortoreto”, hanno commentato i segretari Marco Boccanera (Fim Cisl), Natascia Innamorati (Fiom Cgil) e Michele Paliani (Uilm Uil).

“Voglio solo ricordare – ha dichiarato Quaresimale – che nel 2020 al ministero dello sviluppo economico fu aperto un tavolo per gestire la chiusura dello stabilimento di Tortoreto. Nel 2023 siamo alle prese con una nuova proprietà che ha garantito la permanenza dell’unità produttiva a Tortoreto con una possibile e auspicabile riduzione degli esuberi grazie a nuove commesse”.





Ma, secondo i sindacati, “è strano che la prima volta che viene data una notizia di una prospettiva positiva questa non sia sostenuta da numeri da analizzare o da documenti che possano rimanere nel tempo. Prassi anche poco ortodossa, considerando che siamo ad un tavolo istituzionale. Abbiamo chiesto di entrare in possesso il prima possibile del piano industriale, oggi illustrato a voce, per poter fare le effettive valutazioni e poter monitorare l’andamento”.

La Betafence ha assicurato che nei prossimi giorni, verranno consegnate le linee del nuovo Piano industriale alla Regione Abruzzo che si preoccuperà di girarle ai sindacati, che non hanno fatto mancare il proprio dissenso alla scelta della società di consegnare il Piano industriale alla Regione senza tener conto dei sindacati. Sul fronte della proroga della Cassa integrazione straordinaria in scadenza il prossimo 22 ottobre, l’intesa sottoscritta oggi a chiusura del tavolo regionale permette alla Betafence di presentare richiesta di proroga della Cigs per almeno altri 6 mesi al ministero delle Imprese e del Made in Italy.

Il provvedimento, è stata ribadito, interesserà 94 addetti (78 operai, 15 impiegati e 1 dirigente) e dovrebbe avere la durata di sei mesi a partire dal 23 ottobre, sempre che il governo a fine anno stabilisca la proroga del trattamento di Cigs. Nel frattempo l’intesa sottoscritta impegna la società ad attivare, d’intesa con la Regione Abruzzo, specifiche azioni di politiche attive del lavoro che dovranno essere concordare e avviate presso il Centro per l’impiego di Giulianova.

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