BOLLETTE PER OSPEDALI ABRUZZESI: IN UN ANNO AUMENTO DEL 163%, RECORD ITALIANO

di Filippo Tronca

19 Giugno 2023 08:47

Regione - Sanità

L’AQUILA – In Abruzzo la spesa sanitaria relativa ai costi energetici, ovvero per il riscaldamento e l’elettricità di ospedali e dei vari presidi sanitari per  per l’anno 2022 è aumentata complessivamente di 54,2 milioni di euro, del 163%.

Si è passati da 33.250.938 euro del 2021 a 87.455.048 euro nel 2022,  corrispondente ad un aumento medio pro-capite di 42,48 euro rispetto al 2021.

Ovvero da 26 euro pro capite del 2021 a 65,5 euro pro capite attuale.

Un dato monstre che appesantisce i conti del servizio sanitario, uno dei beni pubblici più preziosi e imprescindibili, già fiaccato da problemi di mancanza di personale, dal lascito della tremenda emergenza covid. Ed è per l’Abruzzo un incremento di spesa record assieme a quello della Emilia Romagna, molto più alto della media italiana di 23,9 euro pro capite, rispetto al 2021.

Lo rileva l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) secondo cui l’incremento della bolletta è diventato “ancor più rilevante con il conflitto in Ucraina e la spirale inflazionistica in tutta Europa”. Un caro energia che ha colpito la sanità come le famiglie e le imprese.

Del resto la spesa sanitaria nazionale per i costi energetici nel 2022 è aumentata in Italia in un solo anno di 1.415.612.935 euro ed ora a quota 3,2 miliardi (+79%).





Il dato più o meno esatto del salasso, lo aveva annunciato nel corso del 2022 l’assessore regionale alla salute Nicoletta Verì, chiedendo un intervento del governo, al pari di quello che hanno fatto tutti i presidenti di Regione.  Sottolineando che era necessario condividere il principio secondo il quale “nessuna Regione possa subire un disavanzo di bilancio e un conseguente piano di rientro, per effetto del mancato rimborso delle spese Covid e l’incremento spropositato dei costi energetici”.

E infatti  il governo di Mario Draghi, al fine contrastare gli effetti dell’aumento dei prezzi delle fonti energetiche aveva previsto finanziamenti per gli enti del Servizio sanitario nazionale di 1,6 miliardi di euro, con il decreto legge 50 di maggio, che ha incrementato il livello di
finanziamento corrente di 200 milioni di euro e con il decreto legge 144, con 1,4 miliardi di euro.

L’Abruzzo, ad ogni modo, va però ricordato, è settimo per i risultati del bilancio della sanità, come già certificato pochi giorni fa dal Tavolo di monitoraggio ministeriale: il 2022 si è chiuso sostanzialmente in parità, recuperando una situazione che nel 2019 segnava un disavanzo di oltre 12 milioni. Migliora il saldo della mobilità passiva ed discesa anche lo scostamento della spesa farmaceutica.

Resta però il salasso dei costi energetici: vero è che l’Abruzzo è una regione con un clima particolarmente rigido, ma fa riflettere che per riscaldare gli ospedali la spesa sia così elevata, e gli incrementi siano stati così enormi, molto più che in altre regioni. Potrebbe essere questo dunque un argomento a favore della necessità di intervenire sull’edilizia sanitaria, come già viene pianificato con la realizzazione di nuovi ospedali, per garantire non solo maggiore funzionalità e sicurezza sismica, ma anche per abbattere in costo delle bollette.

Dopo Abruzzo ed Emilia Romagna, l’incremento più alto dei costi energetici è in  Toscana con un  più 41,8 euro rispetto al 2021, e in Basilicata, di 39 euro. Aumenti minimi in Val D’Aosta e Calabria, a 9 euro circa.

Andando a guardare più nel dettaglio i numeri: nel 2021 la spesa come detto era a 33.250.938 euro, che già rappresentava un forte aumento rispetto a a quella del 2020, pari 24.825.297 mentre nel 2019 era di 26.372.183 euro.

Ovvero nel 2019 la spesa era di 20,6 euro pro capite, nel 2020 19,4 euro, nel 2021 26 euro, e nel 2022 è schizzato a 65,5 euro con una aumento mentre rispetto al 2021 del 168%. Non solo spicca il fatto che rispetto al 2019 l’aumento è addirittura del  220,24%.





La voce “Utenze elettricità”, che rappresenta il 43% della spesa complessiva nel 2022, ha subito un aumento, rispetto all’anno precedente, di 15.838.667 € (+72,91%); la voce “Riscaldamento”, che corrisponde al 53,7% della spesa, nello stesso periodo ha subito un aumento di 42.220.577 € (+172,2%).

Tra il consuntivo relativo all’anno 2021 ed il IV trimestre 2022 risulta, a livello regionale, un aumento dei costi complessivi legati all’energia pari a 54.204.110 euro, che corrisponde ad un aumento percentuale del 163,02%; rispetto all’anno 2019 (livello pre-pandemico), l’incremento del 2022 è pari al 220,24%.

In valore assoluto, le aziende che registrano un maggiore incremento legato ai costi energetici sono l’Asl Lanciano-Vasto-Chieti (aumento di 27.504.693 euro) e l’Asl Teramo (aumento di 15.475.168 euro).

In termini percentuali, le aziende che registrano un aumento maggiore, a fronte di un aumento medio regionale del 163,02%, sono l’Asl Teramo, che registra un aumento dei costi legati all’energia pari a 403,9% e sono l’Asl Lanciano-Vasto-Chieti che registra un aumento dei costi pari al 217,2% rispetto al 2021. Mentre la Asl Avezzano -Sulmona – L’Aquila ha registrato in incremento del 74,8% e la Asl di Pescara, del 52,4%

 

 

 

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