REDDITI: LA CLASSIFICA DELLE POLEMICHE, DA RENZI A FDI TUTTI CONTRO IL “POVERO” CONTE

28 Dicembre 2023 18:12

Italia - Politica

ROMA – Non si placano le polemiche e i botta e risposta politici scatenati dalla classifica stilata sulla base delle dichiarazioni dei redditi dei parlamentari che incorona Matteo Renzi ‘Paperon de’ Paperoni’ con oltre 3 milioni di guadagni e si chiude con Giuseppe Conte, che non va oltre i 24mila euro. Cifra che ha scatenato commenti, illazioni e ironia ai quali l’ex presidente del Consiglio risponde oggi con un lungo post in cui ne ha per tutti.

Ne ha per Maurizio Gasparri, secondo il quale “Conte dovrà dare più di una spiegazione sui suoi redditi e su come è riuscito a campare in condizioni così difficili. Ne vedremo delle belle”; per Fratelli d’Italia (il vicepresidente al Senato Raffaele Speranzon ha ironizzato che Conte vanterebbe “anche il record di essere l’avventore più povero del Grand Hotel Savoia di Cortina d’Ampezzo”); per Matteo Renzi che ha dichiarato di essere fiero di “pagare in un giorno il triplo di quello che Giuseppe Conte ha pagato in un anno. Perché chi paga le tasse non si vergogna mai”.

Il presidente del M5S le mette tutte in fila e inizia con Giorgia Meloni che “vive di politica da 25 anni” e con “lo sfrontatissimo senatore Gasparri, che vive di incarichi politici da oltre 30 anni e ha omesso di denunciare il suo incarico di presidente-lobbista di una società che opera nel campo della cybersecurity”.

Poi risponde punto su punto. Intanto “per buona parte dell’anno 2022 non ho percepito alcun reddito. Perché da inizio 2021, quando mi sono dimesso da Presidente del Consiglio, ho svolto attività politica con il M5S” senza retribuzioni, indennità o gettoni di presenza, chiarisce Conte.





“Sono in aspettativa come professore ordinario dell’Università di Firenze” e “ho preferito astenermi da qualsiasi attività professionale e autosospendermi dall’Albo degli avvocati di Roma”.

“Ho fatto voto di povertà? No. Per fortuna la mia lunga carriera di professore e di avvocato mi ha permesso, e mi permette, con i risparmi accumulati, di condurre una vita agiata”, continua Conte che poi lancia una stilettata al leader di Italia Viva: “Ho assolutamente evitato di spendere il patrimonio di conoscenze personali accumulato quando ero premier per ottenere incarichi al soldo di governi stranieri, fondi sovrani o società collegate. Cosa, questa, che ritengo assolutamente inaccettabile e profondamente immorale, in particolare per chi ha ricevuto un mandato parlamentare ed è retribuito coi soldi dei cittadini italiani”.

“Vivo dello stipendio di parlamentare” e “a una parte di quello stipendio da parlamentare, come gli altri eletti del M5S, rinuncio. Nel corso degli anni il Movimento ha raccolto e restituito alla collettività oltre 100 milioni di euro” e “suggerisco a Fratelli d’Italia e a Gasparri di provare i brividi che danno queste emozioni”, conclude Conte.

La replica del capogruppo di Forza Italia non si fa attendere: ”Complimenti a Giuseppe Conte per la vita ricca ed agiata che può condurre. Ciò non soltanto a causa delle frequentazioni familiari anche in lussuosi alberghi a cinque stelle, categoria lusso che preferisce alle cinque stelle di sapore grillino, di cui qualcosa si è scritto. Naviga nell’oro anche grazie all’attività forense per la quale nel passato ebbe incarichi a volte anche lautamente retribuiti e sui quali ci fu, talvolta, qualche polemica. Vicende che sarà bene rivisitare e ristudiare. Lo faremo con la dovuta attenzione”, fa sapere Gasparri, che sul fronte delle donazioni aggiunge che Conte “dimentica quella più importante, ovvero i 300mila euro che il movimento grillino destina a Beppe Grillo, comico attualmente un po’ in disgrazia nella sua attività professionale” e annuncia una diretta Facebook dedicata a ‘Conte, Grillo, Pirondini ed tutte le meraviglie dei grillini'”.

GLI ALTRI REDDITI





Andando ai piani alti dell’elenco, troviamo l’ex premier, Matteo Renzi, con un reddito pari a 3 milioni e 217mila euro, cioè 600mila euro in più rispetto all’anno prima. Renzo Piano, primo in classifica nel 2022 con i suoi 5,9 milioni in Francia e 386-637 in Italia, scende a 2 milioni e 901mila in tutto. L’ex ministro dell’Economia Giulio Tremonti, oggi con Fratelli d’Italia, è salito da un milione e 588mila euro nel 2022 a 2 milioni e 594mila euro.

Il ministro della Difesa Guido Crosetto resta in linea con l’anno scorso, quando i redditi dichiarati erano 935mila: oggi si ferma a 900mila. Stabile anche il reddito di Daniela Santanché. Il ministro del Turismo scende dai 300.763 euro del 2022 agli attuali 298.638. Giuseppe Valditara (Istruzione e merito) dichiara 289.020 euro.

Il premier Giorgia Meloni dichiara 293.531 dopo i 160.706 del 2022, mentre il ministro della Salute Orazio Schillaci indica 227.345 euro e quello della Cultura Gennaro Sangiuliano dichiara 174.630 euro.

Con un imponibile di 430mila 553 euro dichiarato al fisco il presidente del Senato Ignazio La Russa entra a far parte della lista dei ‘Paperoni’ del Parlamento. Ultima dichiarazione dei redditi alla mano, quella presentata nel 2023, si scopre infatti che l’ex ministro della Difesa ha ‘guadagnato’ 67mila 871 euro in più rispetto all’anno fiscale (relativo al periodo di imposta 2021) precedente quando ha denunciato alla Agenzia delle entrate 362mila 682 euro.

Il vicepremier Matteo Salvini guadagna 99.699 euro, Elly Schlein 94.725 (erano 88mila l’anno scorso), mentre il leader di Noi Moderati Maurizio Lupi arriva a 86.913 euro. Carlo Calenda dichiara infine 85mila euro.

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