“CAMPO LARGO IMPOSTO, NESSUNA ANALISI DEL VOTO”, CANDIDATI E ATTIVISTI M5S SCRIVONO A CONTE

8 Aprile 2024 09:44

Regione - Politica

CHIETI – “Egregio Presidente, il Movimento non si radicherà mai sui territori se gli iscritti continueranno ad essere esclusi da tutti i processi decisionali. Convochi al più presto l’assemblea regionale in Abruzzo e partecipi in prima persona; ascolti tutti gli attivisti, anche quelli che ragionano ‘di pancia’, perché la libertà di parola e la partecipazione sono il sale della democrazia”.

E’ la richiesta al leader del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte, a nome anche di altri attivisti, a firma dell’avvocato Isidoro Malandra, avvocato di Casalincontrada, candidato M5s in provincia di Chieti, con quasi 700 voti.

Malandra contesta, all’indomani del voto la mancata convocazione di un assemblea per analizzare il risultato, non buono per M5s, del 7% e due soli consiglieri eletti,  e per discutere del campo largo in Abruzzo.

LA LETTERA

Egregio Presidente, chi scrive è stato candidato del M5S al Senato nel 2022 e alle regionali abruzzesi il 10 marzo scorso. Insieme ad altri 50 attivisti di tutte le province abruzzesi, ho sottoscritto la richiesta, a Lei rivolta, di convocazione di una assemblea regionale per compiere una valutazione del voto e ragionare sulle prospettive del Movimento abruzzese.





La richiesta sembra essere rimasta lettera morta.

Eppure, dovrebbe essere Suo interesse ascoltare, almeno ora, gli iscritti e gli attivisti abruzzesi. Il percorso che ha portato il M5S alla coalizione con Pd, Italia Viva e Azione in Abruzzo non è stato del tutto ortodosso, anzi si potrebbe dire che non siano state rispettate appieno le regole statutarie.

Queste prevedono che sia Lei ad autorizzare “eventuali alleanze politiche locali con partiti o movimenti politici”.

Ma prevedono anche che “eventuali alleanze politiche locali con partiti o movimenti politici non coalizzati, non federati o non alleati con il MoVimento 5 Stelle a livello nazionale devono essere anche approvate dall’assemblea territorialmente competente” (art. 11 lett. J Statuto).

Purtroppo, nessuna assemblea è stata chiamata ad approvare la costituzione del campo largo in Abruzzo.

Il coordinatore regionale in carica si è determinato a convocare un’assemblea non deliberativa solo dopo aver ricevuto fortissime pressioni dalla base e solo nel mese di settembre 2023, quando le trattative svolte da alcuni consiglieri regionali erano ormai arrivate ad un punto di non ritorno.





Se Lei fosse stato invitato a partecipare all’assemblea regionale del 9 settembre 2023 avrebbe ascoltato con le Sue orecchie gli interventi di tanti attivisti contrari alla coalizione del campo largo in Abruzzo.

Attivisti che usavano argomenti molto simili a quelli che Lei espone oggi a proposito delle elezioni comunali di Bari.  molti chiedevano di porre condizioni precise al Pd, tra queste quella di non candidare “capibastone e vecchi cacicchi”. Mettevano in guardia circa la presenza, tra le prime linee del Pd, di ex assessori che tanta responsabilità hanno avuto nello sfascio della sanità abruzzese, oggi indagati per vicende legate, guarda un po’, alla sanità abruzzese. Prefiguravano le dimissioni di tanti attivisti storici, prevedevano un pessimo risultato elettorale del M5S, ben al di sotto del “normale” gap tra politiche ed amministrative. Fatti puntualmente verificatisi.

Oggi ci troviamo ad assistere attoniti alle esternazioni del coordinatore regionale, il quale si rifiuta di convocare l’assemblea in quanto dimissionario ma non si esime dal fare analisi strampalate sui social mettendo perfino in discussione la regola del limite ai mandati (se fossi stato candidato io il risultato sarebbe stato diverso …), regola da Lei definita pilastro intangibile dell’identità M5S.

Egregio Presidente, la nomina di meri esecutori di funzioni delegate, scelti in base al grado di fedeltà alla linea, non fa bene al M5S e non fa bene a Lei.

Il Movimento non si radicherà mai sui territori se gli iscritti continueranno ad essere esclusi da tutti i processi decisionali. Convochi al più presto l’assemblea regionale in Abruzzo e partecipi in prima persona; ascolti tutti gli attivisti, anche quelli che ragionano “di pancia”, perché la libertà di parola e la partecipazione sono il sale della democrazia. Saluti cordiali. 

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