L’AQUILA – Una nuova avventura politica per Gianfranco Giuliante, approdato nell’Udc: un ingresso che agita il partito alle porte delle elezioni regionali in programma in Abruzzo la prossima primavera.
Portavoce e responsabile ufficio elettorale per l’Abruzzo, questo il ruolo cucito dal segretario nazionale Lorenzo Cesa per l’ex presidente della società regionale dei trasporti Tua, già assessore regionale del Pdl, che a 70 anni ha un impegnativo passato nella destra a cominciare dal Movimento Sociale Italiano, passando per Alleanza nazionale, Forza Italia e poi ancora alla Lega, fino a diventare coordinatore di “Futur-A confederazione plurale”, ultimo esperimento politico che raccoglie movimenti ed amministratori civici locali.
Un percorso “ricalcolato” troppo spesso in vista degli appuntamenti elettorali, secondo i detrattori che non mancano di esprimere qualche perplessità all’interno dello stesso partito, che pure nei giorni scorsi ha lanciato un “laboratorio” aprendo la porta a tutte le liste civiche di area moderata, a sostegno del centrodestra che parte favorito con la possibilità di un secondo mandato di fila del presidente Marco Marsilio e soci, il primo nella storia della Regione Abruzzo.
E anche per questo, quando mancano circa 6 mesi, la campagna elettorale è già entrata nel vivo per i vari schieramenti.
Secondo i rumors, ad insospettire alcune storiche figure dell’Udc in Abruzzo, ma anche del centrodestra, sarebbero soprattutto le ultime alleanze che hanno portato Giuliante ad aderire al Terzo Polo, candidandosi alle politiche 2022 all’uninominale al Senato nelle fila del poi naufragato progetto di Italia Viva di Matteo Renzi e Azione di Carlo Calenda.
Un’operazione considerata rischiosa agli occhi di chi potrebbe pensare, viene osservato, che si riesca ad indossare sempre un nuovo vestito per ogni appuntamento elettorale.
Eppure, evidenziano fonti di partito, a sposare con entusiasmo l’adesione è stato proprio lo stesso segretario nazionale Cesa, con il quale Giuliante avrebbe portato avanti lunghe trattative.
“Siamo certi che la costruzione delle liste e dei rapporti con gli alleati porterà al raggiungimento di risultati importanti per l’UDC in Abruzzo, data l’esperienza e la profonda conoscenza del territorio abruzzese del neo-portavoce regionale”, si legge nella nota che è stata inviata alle redazioni ieri pomeriggio e nella quale è stato in questo modo comunicato per la prima volta l’ingresso di Giuliante. Una nota ripresa da un’agenzia che a sua volta è stata inoltrata dall’indirizzo mail di Futur-A, con un insolito modus operandi.
E così si apre un nuovo capitolo per il riassetto del partito che recentemente ha visto altri nuovi importanti ingressi, a cominciare dal gruppo nato in Consiglio comunale all’Aquila, con il capogruppo Fabio Frullo, l’assessore con delega alla Ricostruzione privata Roberto Tinari, e la consigliera Gloria Nardecchia.
Inoltre, secondo quanto si è appreso, nelle file dell’UDC si ricandiderà Marianna Scoccia, eletta nel 2019 ma poi uscita perché invisa a Marsilio e alla Lega, moglie di quell’Andrea Gerosolimo che fino a fine 2018 era stato assessore regionale della maggioranza di centrosinistra guidata da Luciano D’Alfonso, dopo essere stato eletto in un movimento civico. Scoccia, ora al gruppo misto, ha fatto parte delle minoranze fino a qualche giorno fa, quando in una riunione del Consiglio regionale ha tenuto in vita la maggioranza che non aveva il numero legale e per questo è stata attaccata dal M5S.
A questo punto, si chiedono da più parti, come potrà coesistere la coppia più forte, ma anche chiacchierata, della politica abruzzese con Giuliante, non certo da meno?
Le strategie per le prossime elezioni regionali sono state gettate nelle scorse settimane a Roma nel corso di un incontro tra lo stesso segretario nazionale Cesa, con il segretario regionale Enrico Di Giuseppantonio e i coordinatori provinciali: “un laboratorio aperto a tutte le liste civiche di area moderata, che intendono abbracciare il progetto politico del partito”.
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