REGIONALI: IL CENTRODESTRA PROVA A COMPATTARSI, MURO FI SU BASILICATA, “BARDI NON SI RITIRA”

19 Gennaio 2024 19:42

Italia - Politica

ROMA – Il centrodestra prova a trovare la ‘quadra’ sui candidati alle Regionali.

Chiuso il capitolo Sardegna – con la Lega che a malincuore ha sacrificato sull’altare dell’unità della coalizione la ricandidatura del suo presidente uscente, Christian Solinas, per convergere su Paolo Truzzu, sindaco di Cagliari e uomo di Fdi – i fari sono ora puntati sulla Basilicata, dove il governatore Vito Bardi di Forza Italia è a caccia della riconferma, nonostante il partito di Matteo Salvini abbia messo in discussione il suo bis alla luce dello ‘smacco’ sardo.

Gli azzurri però fanno muro e tramite il loro segretario Antonio Tajani blindano la corsa dell’ex generale della Guardia di Finanza verso il suo secondo mandato. Concetto ribadito all’Adnkronos dal portavoce nazionale di Forza Italia Raffaele Nevi: “Vito Bardi è in campo e non si ritira dalla corsa in Basilicata, anche perché ha fatto bene in questi 5 anni e ha consenso”.





Resta sullo sfondo al momento l’ipotesi del candidato civico, sul quale potrebbero convergere i partiti se non si trovasse una soluzione condivisa. Il carroccio ha chiesto a Fi uno sforzo in Basilicata, per ‘compensare’ il sacrificio di Solinas in Sardegna… “Ma queste – obietta Nevi – sono elezioni regionali, c’è una dinamica locale che va considerata. In Sardegna si sono creati dei problemi con Solinas. La cosa importante è tenere unito il centrodestra: bisogna guardare al candidato migliore regione per regione, non giocare al risiko. Siamo sicuri che l’unità della coalizione ci consentirà di vincere ancora. Ha fatto bene la Lega a non andare da sola e a non spaccare il centrodestra”.

Un invito a non disunirsi è arrivato anche dal leader leghista Matteo Salvini, interpellato sulle candidature a margine di un incontro sulla metro 2 di Torino: “L’obiettivo è il centrodestra unito e vincente ovunque”.  In Sardegna, intanto, il centrodestra si compatta attorno a Truzzu. L’ex vicepresidente della giunta Solinas, Alessandra Zedda, ha rinunciato alla corsa alla presidenza della Regione schierandosi con il sindaco cagliaritano. Zedda aveva deciso di correre da sola, in disaccordo con Forza Italia. Ma ora l’ex assessora è rientrata nella coalizione.

A Oristano, dove si svolge il Consiglio nazionale del Partito sardo d’Azione (chiamato a decidere la linea da tenere in vista del voto) è intervenuto Solinas: “Io personalmente – ha detto il governatore uscente e segretario del Psd’Az – rappresento ben poche cose, il vero valore è questo partito, la sua storia, i suoi valori la sua gente: davanti metteremo senz’altro il partito”.





“Nella nostra storia abbiamo sempre messo al centro le alleanze programmatiche – ha proseguito Solinas – e quindi miriamo a conservare i punti programmatici che hanno contraddistinto il governo sardista della regione”.

Durante il suo intervento al Consiglio nazionale Solinas ha spiegato di aver ricevuto l’esplicita richiesta, da parte di Giorgia Meloni, di mantenere l’unità per portare avanti il lavoro iniziato. Ieri sera, del resto, Fratelli d’Italia in una nota aveva rivolto un appello a tutte le forze della coalizione (sia nazionali che territoriali) a “condividere” la candidatura di Truzzu per “contribuire alla prosecuzione di un progetto politico di centrodestra, civico e sardista”.

Ma quella del ritorno nella coalizione, col sostegno al primo cittadino di Cagliari, è solo una delle tre ipotesi sul tavolo dei ‘sardisti’: in alternativa il Psd’Az potrebbe correre da solo o allearsi con Renato Soru.

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