CHIETI – “Quale credibilità può avere Comitato ristretto dei sindaci privo non solo di rappresentatività di tutte le comunità della nostra Asl, ma privo anche di oggettive capacità di analisi della realtà, avendo trasformato un organismo terzo ed imparziale di rappresentanza in un vero e proprio Soviet? O peggio, nel Tribunale della Santa Inquisizione? Che sia diventato oramai un organismo di partito, privo di conoscenza della realtà e di tutti i cambiamenti attuati in questi anni (sia sotto il profilo strutturale, che di programmazione futura, che di implementazioni tecniche necessarie e puntuali) è oramai palese a tutti”.
Ad osservarlo, in una nota, Antonio Tavani, portavoce di Fratelli d’Italia per la provincia di Chieti, in merito alla “bocciatura” del Comitato ristretto dei sindaci dell’operato del riconfermato manager Thomas Schael.
“Piuttosto che osservare e giudicare obiettivamente le criticità risolte, i numeri portati all’attenzione dei sindaci lo scorso 2 ottobre e quanto prodotto dalla Giunta regionale Marsilio in termini di coperture finanziarie e soprattutto di successi nella nuova edilizia sanitaria – aggiunge -, il centrosinistra rappresentato in toto nel Comitato Ristretto offre scompostamente una propria visione parziale e preconcetta, e si mostra invece insofferente verso quegli amministratori che non si sono allineati, a destra e a sinistra, lo scorso lunedì”-
“Non si spiega come uno dei più battaglieri, il sindaco di Vasto Francesco Menna, non si sia accorto di come la nostra Asl abbia portato due Tac proprio nella sua città, dopo cinque anni di sinistra in cui questo non era avvenuto. Non si spiega come si continui a negare che il bilancio Asl 2 con questa gestione riesca a finanziare anche un rinnovamento delle attrezzatture, per esempio con nuovi 50 ecografi, solo per ricordarne un aspetto. Non si spiega come si continui a negare – dopo anni di immobilismo del centrosinistra – che il termine per realizzare le Case di Comunità è il 2027, non domani. Lo dice la legge. E arriveranno dappertutto nella nostra provincia. Non si spiega come si voglia negare che la filiera di centrodestra può vantare accordi di programma già firmati per i nuovi ospedali di Avezzano, Lanciano e Vasto. E lo stesso sta per accadere, in questi giorni, per Chieti”.
“Non capiscono i ‘sindaci ristretti su se stessi’ che urlare alla luna sui Ppi ti fa perdere di vista che l’unica riduzione da 24 a 12 ha riguardato Gissi, per il numero di accessi, non per ragioni diverse. Ci si attacca alla nomina del Dg, come se questa non avesse seguito una selezione, una valutazione tecnica e tutti i passaggi previsti dalla norma. Da parte loro, gli effetti sul caro energia non hanno impattato sulle aziende sanitarie, come se volessero negare che il governo negli ultimi 12 mesi ha rifocillato in maniera generosa tutti i comuni, proprio per fronteggiare il caro-bollette nelle scuole, per esempio. E così come non hanno saputo leggere la positività dei numeri finanziari che, al netto di Covid e di energia, sono positivi.
“È stato fatto tutto? No, tanto c’è da fare, per i grandi centri e per le zone interne, in termini di sanità, di collegamenti stradali, e di infrastrutture. Noi siamo già al lavoro, come sempre. Anche per portare la sanità della nostra provincia fuori dai tempi antichi e dalle polemiche di personaggi antichi”, conclude Tavani.
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