IL 14 E 15 MAGGIO AL VOTO 31 COMUNI ABRUZZESI, IN ITALIA SONO 591, LE SFIDE PIÙ CALDE

25 Febbraio 2023 09:12

Regione - Politica

TERAMO – A poche settimane appena dalle amministrative che hanno segnato una netta vittoria per la premier in carica Giorgia Meloni, è già di nuovo tempo di elezioni. Il Consiglio dei Ministri ha stabilito, su proposta del ministro dell’interno Matteo Piantedosi, la data del prossimo voto amministrativo: gli italiani sono infatti chiamati a esprimere la propria preferenza per l’elezioni dei sindaci domenica 14 e lunedì 15 maggio. Il successivo eventuale turno di ballottaggio avrà luogo il 28 e 29 maggio.

Saranno 31 i comuni che torneranno al voto in primavera in Abruzzo sui 305 totali, con oltre 160mila cittadini elettori coinvolti.

Sarà senz’altro un test politico per i partiti, e gli occhi sono puntati su Teramo e Silvi, che superando i 15mila abitanti prevedono il ballottaggio. Di particolare peso anche le elezioni di Alba Adriatica, Cepagatti ed Atri, sopra i 10mila abitanti.

In Italia sono  591 i comuni al voto, tutte appartenenti alle regioni a statuto ordinario.

Tra questi ci sono ben 13 capoluoghi di provincia: oltre a Teramo, Ancona, Brescia, Brindisi, Imperia, Latina, Massa, Pisa, Siena, Sondrio, Terni, Treviso e Vicenza.

C’è poi in Abruzzo l’incognita Ortona, oltre 23mila abitanti, dove il sindaco civico di centrodestra Leo Castiglione, ha rassegnato le proprie dimissioni dopo che tre consiglieri di maggioranza hanno presentato un’osservazione a titolo personale su un impianto off-shore fotovoltaico galleggiante. “La maggioranza eletta a giugno non esiste più. Nuova maggioranza entro 20 giorni o si torna al voto”, ha minacciato.

A rendere più agguerrite le competizioni anche il fatto che la finanziaria del governo di Mario Draghi del 2021 ha aumentato i compensi dei sindaci, ed anche dei vicesindaci, assessori e presidenti del consiglio, prima davvero risicati rispetto ad altre cariche politiche, parlamentari in primis. Aumenti progressivi del 160% per i comuni capoluogo, dal 59% al 33% per quelli non capoluogo, a seconda delle dimensioni.

E questo sarà un elemento di novità che renderà ancora più agguerrite le competizioni, visto che le cariche in ballo permetteranno di avere, seppure per soli 5 anni, stipendi di tutto rispetto, viste le medie dei lavoratori italiani, tra le più basse d’Europa.

Si torna al voto anche Bugnara, in provincia dell’Aquila dopo la morte del sindaco Giuseppe Lo Stracco, il 3 dicembre scorso. E a Castel Guidone, in provincia di Chieti, dove da giugno 2022 c’è un commissario prefettizio, perché alle votazioni dell’anno scorso si è presentata solo una lista, con candidati non residenti e a tutti sconosciuti, e a votare è andata solo una persona, che ha messo nell’urna una scheda bianca.

Vediamo ora dunque a quanto ammontano gli aumenti dei compensi per i vertici politici delle amministrazioni comunali.

Per i quattro comuni capoluogo, compreso Teramo, si è passati dai precedenti 4.509 euro al mese lordi a 6.850 nel 2022, a 8.1040 euro nel 2023 e si arriverà a 9.660 nel 2024.





Ancor meglio a Pescara, dove è sindaco il forzista Carlo Masci, unica città abruzzese che supera i 100mila abitanti, e e dove lo stipendio del primo cittadino da 5.206 euro lordi al mese, è arrivato a 9.184 euro quest’anno, per salire ancora a 11.040 euro nel 2024. Per quanto riguarda i comuni non capoluogo in Abruzzo, ma sopra i 50.00o abitanti, come nel caso di Montesilvano, si è passati dai 4.851 euro nel 2022, ai 5.417 nel 2023 a 6.21o euro nel 2024. Nella fascia dei comuni tra 30mila e 50mila abitanti, rispetto al vecchio compenso di 3.114 euro lordi al mese si  è arrivati a 3.884 nel 2022, a 4.284 euro nel 2023, a 4.830 euro nel 2024.

Nessuno dei comuni in questa fascia vota a primavera prossima, a differenza dei comuni nella fascia  tra i 10mila e 30mila abitanti, tra cui c’è Silvi, Alba Adriatica e Cepagatti: qui il compenso era di 2.789 euro lordi  al mese, nel 2022  è salito a 3.403 euro, a 3.017 euro quest’anno e arriverà a 4.140 euro nel 2024.

Per quanto riguarda tutti gli altri comuni nella fascia tra i 5mila e 10mila abitanti, dai precedenti  2.610 euro lordi al mese si arriverà ai 4.002 euro nel 2024. E’ il caso, nei comuni al voto a primavera, di Loreto Aprutino, Pianella, Nereto e Notaresco.

Nella fascia dei comuni tra 3mila e 5mila abitanti lo stipendio lieviterà dagli attuali 1.952 euro lordi a 3.036 euro nel 2024, nei comuni sotto i 3.000 abitanti dagli attuali 1.659 euro a 2208 euro.

In questa fascia, nei comuni al voto quest’anno ci sono solo San Benedetto dei Marsi e Civitella del Tronto.

Nei comuni sotto i  3mila abitanti, la maggioranza dei comuni al voto a primavera, lo stipendio potrà salire dagli attuali 2.033 euro ai 2.208 euro del 2024 nel 2021 era di 1.659 euro.

Aumenti  anche per i vicesindaci, gli assessori e i presidenti del consiglio comunale.

Per quanto riguarda gli assessori: nei comuni abruzzesi oltre 100mila abitanti, ovvero a Pescara si  arriverà a 6.624 euro nel 2024. Nei comuni capoluogo tra 50mila e 100mila a 9.660 euro, nei comuni non capoluogo tra 50mila  e 100mila a 3.726 euro, in quelli tra 30mila e 50mila da 1.401 euro a 2. 174 euro, nei comuni tra 5mila  e 10mila a 1.800 euro.

Infine nei comuni tra 3mila e 5mila da 293 euro a 455 euro, nei comuni tra i mille e 3mila abitanti  a 331 euro, nei comuni sotto i mille abitanti a 221 euro.

 I COMUNI AL VOTO

Provincia dell’Aquila





Barete (617), sindaco uscente Leonardo Gattuso
Bugnara  (1.034)
Castellafiume (1.044) – Giuseppina Perozzi
Lucoli (872) – Valter Chiappini
Massa d’Albe –  (1.365) Nazzareno Lucci
Oricola (1.251) – Antonio Paraninfi
San Benedetto dei Marsi (3.746) – Quirino D’Orazio
Scanno (1.723)  – Giovanni Mastrogiovanni

Provincia di Pescara

Bussi sul Tirino (2.296) – sindaco uscente Salvatore Lagatta
Cepagatti (10.960) – Gino Cantò
Loreto Aprutino (7.156) – Gabriele Starinieri
Nocciano (1.725) – Lorenzo Mucci
Pianella (8.524) – Sandro Marinelli
Pietranico (435) – Francesco Del Biondo
Roccamorice (894) – Alessandro D’Ascanio
San Valentino in Abruzzo Citeriore (1.858) – Antonio D’Angelo
Turrivalignani (790) – Giovanni Placido

Provincia di Teramo

Alba Adriatica (12.741) – sindaco uscente Antonietta Casciotti
Atri (10.064) – Piergiorgio Ferretti
Castilenti (1.373) – Alberto Giuliani
Civitella del Tronto (4.601) – Cristina Di Pietro
Controguerra (2.236) – Franco Carletta
Nereto (5.274) – Daniele Laurenzi
Notaresco (6.387) – Diego Di Bonaventura
Silvi (15.388) – Andrea Scordella
Teramo (51.849)  – Gianguido D’Alberto

Provincia di Chieti  

Castelguidone (304) – commissariato
Frisa (1.626) sindaco uscente Nicola Labbrozzi
Pizzoferrato (978) – Palmerino Fagnilli
Torino di Sangro (2.945) – Nino Di Fonso
Villa Santa Maria (1.120) – Giuseppe Finamore

 

 

 

 

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