CHIETI – Si indaga per omicidio colposo per la morte di Giancarlo Carulli, il capo operaio di 64 anni del Comune di Francavilla al Mare (Chieti) che sabato scorso, 5 agosto, è rimasto folgorato mentre, impegnato sul lavoro e utilizzando un cestello, stava sistemando un cavo dell’illuminazione pubblica: l’uomo, secondo la ricostruzione dei fatti operata nell’immediatezza, ha urtato un cavo della media tensione a 20.000 volt, riportando ustioni sul 90 per cento del corpo.
Carulli è morto la notte scorsa nel centro grandi ustionati dell’ospedale Sant’Eugenio di Roma dove era stato ricoverato, poche ore dopo il fatto, in condizioni gravissime.
Domani verrà affidato l’esame autoptico che, con tutta probabilità, sarà eseguito nella Capitale.
L’inchiesta, condotta dai Carabinieri, è coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica di Chieti Giancarlo Ciani.
Ieri a cinque persone, quattro delle quali interne all’amministrazione comunale di Francavilla al Mare, e a un esterno è stato notificato un decreto di sequestro e convalida del telefono cellulare di Carulli: il reato ipotizzato nel decreto è lesioni colpose.
Con la morte del capo operaio l’ipotesi di reato è stata riqualificata.
A Francavilla al Mare, dove Carulli era molto conosciuto, in segno di lutto è stato rinviato il Carnevale Estivo in programma domani, numerosi sono i messaggi di cordoglio apparsi sui social.
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